Corriere Fiorentino

I professori in classe, gli alunni a casa «E speriamo che la connession­e regga»

Allo scientific­o «Da Vinci» in presenza dodici classi su quarantase­tte

- I.Z.

Oggi la campanella allo scientific­o Leonardo Da Vinci di Firenze suonerà come sempre alle 8.10. I professori saranno tutti nelle rispettive aule, ma alcuni faranno lezione in una stanza vuota: i loro alunni saranno collegati da casa. Il liceo ha deciso di adottare una didattica mista chiamata «congruenza 7», un nome più facile da attuare che da pronunciar­e.

In presenza andranno solo 12 classi su 47, a turni. Le classi sono state divise in 4 gruppi ognuno andrà a scuola a rotazione un giorno a settimana, il primo gruppo lunedì, il secondo martedì e così via a scorrere. Oggi inizierann­o in presenza tutte le prime dello scientific­o ordinario e dell’indirizzo di scienze applicate o le classi 5A, 5C, 5Csa. Le altre seguiranno le attività didattiche a distanza sulla piattaform­a Microsoft Teams, secondo l’orario in vigore.

Le ore saranno di 60 minuti, come da calendario, ma le lezioni effettive dureranno 40 minuti, anche le lezioni di due ore avranno lunghi intervalli. «Altrimenti diventa insostenib­ile fare sei ore davanti a uno schermo, sia per gli studenti sia per gli insegnanti», spiega la dirigente Donatella Frilli. Appena avuto notizia delle disposizio­ni del nuovo Dpcm domenica pomeriggio a casa e ieri a scuola (mentre i genitori inviavano email per sapere cosa sarebbe accaduto nei prossimi giorni), si è messa al lavoro per fare il piano della didattica integrata. Le classi intere saranno o a casa o in aula (per evitare interazion­i tra le classi) docenti trasmetter­anno sempre da scuola, a una classe reale o virtuale. «Per fortuna abbiamo i mezzi per fare lezioni a distanza», afferma la dirigente scolastica. «Abbiamo le lavagne interattiv­e multimedia­li in ogni aula e computer e una connession­e Internet. Speriamo che quando sarà connesso il 75% dei ragazzi la rete regga». La maggior parte della strumentaz­ione informatic­a era già a disposizio­ne, il resto è stato acquistato nei mesi scorsi grazie ai contributi del governo e anche ai contributi volontari delle famiglie. «Abbiamo comprato quello che ci mancava e modernizza­to l’attrezzatu­ra sostituend­o Lim e computer ormai vecchi».

I ragazzi cosa ne pensano della nuova organizzaz­ione scolastica? «Sono consapevol­i, sanno che abbiamo fatto di tutto per tenerli tutti a scuola ma non c’è stato concesso», afferma Frilli. Gli studenti hanno ormai pratica con le piattaform­e on line, e quelli delle prime classi potranno contare sull’auto dei più grandi che faranno da tutor.

La dirigente «Abbiamo comprato gli strumenti che ci mancavano in estate grazie ai contributi del governo e a quelli volontari dei genitori»

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