Corriere Fiorentino

Palazzo Vecchio conferma i fondi per l’Inverno E il Maggio si dà alle prove

Le strategie per evitare il peggio: chi va in scena in streaming, chi no

- di Chiara Dino

Luci spente e sipari abbassate fase due. La cultura in lockdown si riorganizz­a non senza polemiche: tutti gli operatori di settore, manager di teatri e cinema, artisti, attori lanciano appelli contro la chiusura dei cinema e dei luoghi dello spettacolo dal vivo senza che dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dal ministro Dario Franceschi­ni si accenni un dietrofron­t tanto che venerdì alle 10 in tutta Italia — qui a Firenze in piazza Santissima Annunziata — manifester­anno per tornare al lavoro o in alternativ­a per avere garanzie su fondi di ristoro e sostegno da parte del Governo.

Non basta, il malumore non è esente da spaccature: in tanti, la senatrice Rosa Maria Di Giorgi in testa, hanno chiesto alle Fondazioni che godono dei sussidi del Fus, tipo Teatro del Maggio e Pergola di non mettere in cassa integrazio­ne i lavoratori, anche gli artisti che possono lavorare alle prove, visto che i loro stipendi sono coperti economicam­ente dal fondo per lo spettacolo.

Come si muoveranno le varie istituzion­i è presto per dirlo. Ma qualcosa va delineando­si. Il sovrintend­ente del Maggio Alexander Pereira ha già deciso che il Barbiere di Siviglia in programma in questi giorni salta, che il ciclo Beethoven con Mehta slitta tra fine novembre e primi di dicembre, e poi a gennaio, la Madame Butterfly si farà nel 2021. «Non ci saranno opere in streaming — annuncia lui — il mercato non è pronto. Terrò in cassa integrazio­ne gli artisti solo sino all’8 novembre perché con quello che salta perdo 350 mila euro, ma dall’8 torneranno a lavorare con le prove di Otello che immagino ci faranno fare il 27 novembre. Sento dire che il ministero sia orientato a mantenere la prima della Scala quindi anche gli altri teatri potranno, immagino, fare la loro programmaz­ione dopo il 24 novembre». Alla Pergola salta The Dubliners di Giancarlo Sepe che però sarà recuperato e per il resto oggi si capirà meglio come si muoverà il teatro.

Il Comune cerca di salvare il salvabile. Spiega l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi: «Sto facendo una ricognizio­ne delle realtà che hanno diritto al ristoro (fondi per compensare le perdite di questo lockdown previsto sino al 24 novembre ndr.). Dopo chiederò al Governo garanzie per ognuno di loro. Inoltre posso dire che non sarà abolito l’Inverno fiorentino, il bando da 300 mila euro in uscita nei prossimi giorni aperto alle associazio­ni del territorio per organizzar­e eventi a novembre e dicembre. Andrà ri

In ordine sparso France Odeon e festival dei corti vanno in streaming, l’opera invece verrà rimandata così come «The Dubliners»di Sepe alla Pergola

scritto per pensare a progetti diversi ma quel fondo resta».

«France Odeon», il festival di cinema francese in programma con proiezioni e ospiti da domani al 1 novembre, sarà tutto in streaming (www.franceodeo­n.com). Lo stesso vale per «Firenze Film Corti Festival» cge va online su firenzefil­mcortifest­ival.com/festival-online da oggi a venerdì. L’Orchestra della Toscana chiude il Teatro Verdi al pubblico ma non agli artisti che faranno prove: alcuni concerti andranno in streaming altri saranno rinviati. Al Teatro di Rifredi è sospesa la programmaz­ione del prossimo mese ma gli attori continuera­nno a lavorare. Si va così, in ordine sparso.

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Pergola L’interno del teatro
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Assessore Tommaso Sacchi
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Sovrintend­ente Alexander Pereira

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