Il volo della discordia spacca la Lega
Il lancio col paracadute (mai fatto) fu criticato dai consiglieri pratesi: sanzionati in sei
Galeotto fu il paracadute. Anzi, il lancio annunciato (e poi mai fatto) di Salvini nei cieli di Arezzo durante la scorsa campagna elettorale per le Regionali. A organizzarlo era stato il consigliere comunale del Carroccio Marco Curcio. Un’iniziativa che però era stata criticata (assieme alla strategia scelta per il voto) dagli altri consiglieri della Lega pratesi. E ieri sono arrivate le sanzioni interne: due sospesi e 4 richiamati.
Sospensione di 6 mesi dal partito per due Consiglieri comunali leghisti e inibizione per altri quattro. Galeotto fu il paracadute del Capitano: il lancio che Matteo Salvini doveva tentare ad Arezzo nel corso della campagna elettorale per le elezioni regionali è stato il punto di caduta — è il caso di dire — della guerra all’interno del Carroccio nel Consiglio comunale.
Un caso curioso, che oggi rischia seriamente di mandare in pezzi il primo partito d’opposizione in città. Il lancio da 5 mila metri del leader del Carroccio, organizzato da uno dei sei consiglieri leghisti pratesi — Marco Curcio, un ex parà della Folgore — alla fine saltò. Erano i primi giorni di settembre: il leader pensò che non fosse il caso di «oscurare» la campagna della zarina Susanna Ceccardi. Ma a Prato, le conseguenze di quell’intento, scatenarono la furia mediatica su Marco Curcio da parte dei suoi colleghi. Che dichiararono pubblicamente come la sua azione «solitaria e non coordinata» fosse intollerabile. Il
cinque contro uno, nelle scorse settimane, è divenuto un tutti contro tutti, condito di accuse e voci, insinuazioni e liti sfuggite spesso alla discrezione del palazzo comunale. E della scomparsa dalla scena di quello che dovrebbe ancora essere il commissario pratese del partito, Gabriele Genuino, a cui evidentemente la situazione è scappata di mano.
Nella notte di lunedì, così, il commissario regionale del Carroccio Daniele Belotti ha comunicato la sua decisione: un semplice richiamo per Marco Curcio, sospensione di 6 mesi ai consiglieri Leonardo Soldi e Claudiu Stanasel, colpevoli di «aver reiteratamente e gravemente danneggiato l’azione politica del movimento con uscite concordate a mezzo stampa». Entrambi dovranno
Resa dei conti Fu organizzato dal consigliere Curcio, ma venne attaccato dai suoi colleghi di partito
astenersi dall’attività di partito e del gruppo, oltre a rinunciare a una delle commissioni consiliari permanenti a cui erano stati assegnati. Dunque all’onta pubblica si aggiunge per loro il danno economico. Più lieve il trattamento riservato ad altri due «dissidenti» del gruppo, Eva Betti e Mirco Lafranceschina, entrambi ex Forza Italia e firmatari con Soldi e Stanasel della lettera pubblicata alla vigilia della visita di Salvini in città, in cui si criticavano apertamente le scelte compiute dai vertici regionali e provinciali. Entrambi vengono «sollecitati a non ripetere l’errore e ad adoperarsi per quanto possibile nella ricomposizione delle fratture esistenti all’interno del gruppo».
Due pesi e due misure. I due sospesi nicchiano e rimandano a un incontro con il commissario regionale. Ma la tensione rimane molto alta e non si escludono defezioni per il gruppo leghista in Consiglio comunale nelle prossime ore.