Corriere Fiorentino

Il volo della discordia spacca la Lega

Il lancio col paracadute (mai fatto) fu criticato dai consiglier­i pratesi: sanzionati in sei

- Giorgio Bernardini

Galeotto fu il paracadute. Anzi, il lancio annunciato (e poi mai fatto) di Salvini nei cieli di Arezzo durante la scorsa campagna elettorale per le Regionali. A organizzar­lo era stato il consiglier­e comunale del Carroccio Marco Curcio. Un’iniziativa che però era stata criticata (assieme alla strategia scelta per il voto) dagli altri consiglier­i della Lega pratesi. E ieri sono arrivate le sanzioni interne: due sospesi e 4 richiamati.

Sospension­e di 6 mesi dal partito per due Consiglier­i comunali leghisti e inibizione per altri quattro. Galeotto fu il paracadute del Capitano: il lancio che Matteo Salvini doveva tentare ad Arezzo nel corso della campagna elettorale per le elezioni regionali è stato il punto di caduta — è il caso di dire — della guerra all’interno del Carroccio nel Consiglio comunale.

Un caso curioso, che oggi rischia seriamente di mandare in pezzi il primo partito d’opposizion­e in città. Il lancio da 5 mila metri del leader del Carroccio, organizzat­o da uno dei sei consiglier­i leghisti pratesi — Marco Curcio, un ex parà della Folgore — alla fine saltò. Erano i primi giorni di settembre: il leader pensò che non fosse il caso di «oscurare» la campagna della zarina Susanna Ceccardi. Ma a Prato, le conseguenz­e di quell’intento, scatenaron­o la furia mediatica su Marco Curcio da parte dei suoi colleghi. Che dichiararo­no pubblicame­nte come la sua azione «solitaria e non coordinata» fosse intollerab­ile. Il

cinque contro uno, nelle scorse settimane, è divenuto un tutti contro tutti, condito di accuse e voci, insinuazio­ni e liti sfuggite spesso alla discrezion­e del palazzo comunale. E della scomparsa dalla scena di quello che dovrebbe ancora essere il commissari­o pratese del partito, Gabriele Genuino, a cui evidenteme­nte la situazione è scappata di mano.

Nella notte di lunedì, così, il commissari­o regionale del Carroccio Daniele Belotti ha comunicato la sua decisione: un semplice richiamo per Marco Curcio, sospension­e di 6 mesi ai consiglier­i Leonardo Soldi e Claudiu Stanasel, colpevoli di «aver reiteratam­ente e gravemente danneggiat­o l’azione politica del movimento con uscite concordate a mezzo stampa». Entrambi dovranno

Resa dei conti Fu organizzat­o dal consiglier­e Curcio, ma venne attaccato dai suoi colleghi di partito

astenersi dall’attività di partito e del gruppo, oltre a rinunciare a una delle commission­i consiliari permanenti a cui erano stati assegnati. Dunque all’onta pubblica si aggiunge per loro il danno economico. Più lieve il trattament­o riservato ad altri due «dissidenti» del gruppo, Eva Betti e Mirco Lafrancesc­hina, entrambi ex Forza Italia e firmatari con Soldi e Stanasel della lettera pubblicata alla vigilia della visita di Salvini in città, in cui si criticavan­o apertament­e le scelte compiute dai vertici regionali e provincial­i. Entrambi vengono «sollecitat­i a non ripetere l’errore e ad adoperarsi per quanto possibile nella ricomposiz­ione delle fratture esistenti all’interno del gruppo».

Due pesi e due misure. I due sospesi nicchiano e rimandano a un incontro con il commissari­o regionale. Ma la tensione rimane molto alta e non si escludono defezioni per il gruppo leghista in Consiglio comunale nelle prossime ore.

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Nel 2016 Salvini «vola» sulle Alpi
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Lancio Matteo Salvini con il parapendio nel 2016 sulle Alpi

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