Il primo giorno di lezioni on line «In presenza solo i laboratori»
Gli istituti fiorentini e la corsa per adeguarsi al nuovo Dpcm: c’è anche chi ha deciso di fare esclusivamente didattica digitale
Hanno avuto un giorno per organizzarsi, ma hanno potuto contare sull’esperienza degli ultimi mesi dell’anno scorso. Così ieri mattina le scuole fiorentine hanno avviato la «didattica digitale integrata» secondo le indicazioni dell’ultimo Dpcm: il 25% degli studenti in classe, il resto da casa. Ogni scuola ha adottato un piano diverso in base alle proprie esigenze e seguendo anche la raccomandazione del governatore della Toscana Eugenio Giani di «privilegiare, dove possibile e ferma l’autonomia scolastica, gli studenti delle prime e delle quinte classi».
All’alberghiero Saffi a scuola vanno gli alunni che hanno i laboratori di sala e cucina, le lezione teoriche vengono invece svolte on line. L’istituto ha scelto anche di posticipare l’apertura della scuola alle 9 e di proseguire fino alle 17. Al classico Galileo era già prevista la didattica in modalità duale con turni in presenza e a distanza: ieri però tutte le classi hanno seguito da casa le lezioni dei professori (loro in aula). Il liceo, uno dei più antichi d’Italia e con sede in un palazzo storico in via Martelli, è stato interamente cablato. Al Machiavelli Capponi il punto interrogativo è la connessione: in palazzo Frescobaldi c’è la fibra, in palazzo Rinuccini no, ma «per ora regge, anche se dovrà essere controllata quotidianamente», spiegano dalla scuola.
All’istituto Gobetti Volta di Bagno a Ripoli, su 1.700 alunni andranno in classe in 400, a rotazione. Ieri è toccato alle priscuola me, ogni tre giorni cambieranno i turni. «Cerchiamo di mantenere in presenza le attività di laboratorio e quelle sportive: non possiamo fare sport di squadra e di contatto, facciamo tiro con l’arco, atletica. Computer e connessione a li abbiamo, alcuni studenti ci hanno chiesto pc in comodato d’uso, qualcuno ha difficoltà di connessione ma su questo non possiamo fare niente», spiega il preside Simone Cavari. All’istituto Peano è stato ridotto il numero delle presenze ma sono aumentate le ore di apertura della scuola: gli insegnanti fanno lezione sempre in aula, gli studenti invece vanno in classe un giorno ogni quattro. Ma il docente può organizzare attività extracurricolari negli spazi scolastici anche al pomeriggio e al sabato mattina.
Per il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi (Iv), per molti dei «168.000 studenti delle scuole superiori toscane, 44.000 solo a Firenze, tornare a fare scuola principalmente con metodi di didattica a distanza, significa non fare scuola». A subire i maggiori danni sono gli 87.000 studenti degli istituti tecnici e professionali «che dovrebbero fare quotidianamente laboratori, esercitazioni e attività manuali».
Critico
Toccafondi (Italia Viva): «Una sconfitta per i 168 mila studenti della Toscana»