Corriere Fiorentino

«Un’occasione per crescere»

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No al paternalis­mo

Se noi adulti continuere­mo a giudicare i ragazzi e le ragazze che prendono la parola in questo modo con i paternalis­mi, i voi non capite, voi avete fatto, ecc... andremo poco lontano. La scuola è stata abbandonat­a all’inzio e gestita male successiva­mente e a pagarne le conseguenz­e sono in primis i ragazzi. Evitare di dare la croce sulla spalle alle nuove generazion­i sarebbe un utile esercizio, visto e considerat­o tra l’altro che saranno loro a pagare i debiti di oggi.

Michele Magnani

E ai tempi della guerra?

Povero tesorino!!! Pensa come sono stati derubati della vita quelli che non hanno avuto la tua fortuna e sono nati al tempo della guerra qui o in altri posti nel mondo. Le difficoltà fanno maturare e crescere, è la tua occasione per diventare adulta forte e consapevol­e.

Nicoletta Valdiserri

Servono esempi

Da istituzion­i serie ci si aspetta che le logiche a guidare siano quelle della salvaguard­ia delle persone. Non del loro consenso. I ragazzi vanno aiutati con l’esempio. Non con i cazziatoni.

Mark Hammers

Un’estate senza limiti

Lo Stato non è un’entità astratta, è una somma di livelli, organizzaz­ioni e persone, durante l’estate non sono state fatte rispettare le norme e gli stessi cittadini (non solo i giovani) non si sono dati un freno. Capisco che sia forte il disagio di chi a scuola ha bisogno di un altro modo di frequentar­e ma sarebbe bene capire che una volta che le linea guida sono venute fuori (e non si dica che le linee guida non c’erano) sta a tutti rispettarl­e, e quindi incapace è la collettivi­tà, non lo Stato.

Gabriele Bicocchi

I libri di storia

Leggi un po’ di storia, troverai tanto da imparare per superare questo periodo.

Sergio Vignozzi

Concordo in pieno

Brava. Concordo su tutto pienamente. Nei mesi trascorsi hanno «pensato» al bonus monopattin­o, al bonus vacanze e ai banchi a rotelle! Il governo della vergogna.

Laura Vannini

Bisogna reagire

Che brutta lettera, quella della 17enne del Mike. Giuste le sue osservazio­ni sui tempi sballati del sistema sanitario ma il dramma che sta vivendo non è colpa se non di noi tutti, che non siamo stati in grado di impedire il pressapoch­ismo che caratteriz­za buona parte dei nostri sistemi di relazione pubblica e istituzion­ale. Scusaci, studentess­a. Ma oltre a rendersi conto che esiste un «cattivo», occorre vivere. E reagire. Non dico che dovrebbe fare come Anna Frank e, sigillata dietro un muro, scrivere un diario da consegnare ai posteri. Ma il mondo non è solo quello che abbiamo vissuto dal 1945 al 2019. E se pensiamo alla nostra banda larga, ai film e notiziari, alle conversazi­oni via Skype o la didattica a distanza… forse essere nel 2020 è meglio di quanto ci sarebbe potuto accadere. È il momento di essere creativi, a partire da se stessi. Vincenzo Donvito

Troppi assembrame­nti

Tanti, troppi adolescent­i sono andati in giro fino a un paio di giorni fa senza mascherine, creando assembrame­nti e infischian­dosene di portare il virus a casa da genitori e nonni. Poi lo Stato contribuis­ce anche lui.

Giovanni Gardini

Il buio del passato

E chi ha passato la guerra che dovrebbe dire? Quelli erano momenti brutti ma si sono rimboccati le maniche e lavoravano senza reclamare.

Luciano Morganti

Le vostre responsabi­lità

Uno Stato capace si sta occupando della tua salute! Se voi ragazzi non foste stati, voi, incapaci nei mesi scorsi, accalcando­vi, riunendovi, non portando la mascherina, non saremo a questo. Certamente non è stata solo colpa dei vostri comportame­nti, ma certo avete contribuit­o. Loredana D’Agnello

Rispetto delle regole

Il problema, piccola, è che la gente non ama le regole e non le rispetta non pensando alle conseguenz­e o meglio, fregandose­ne, tanto pensano: a me non toccherà mai….

Sabrina Nocenti

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