Prove e laboratori, la Pergola non si ferma
La scelta: nessun lavoratore a casa. E dal Comune 100 mila euro per i piccoli teatri
Parte da Firenze l’appello di Stefano Accorsi al ministero dei Beni Culturali Dario Franceschini «a dialogare con il mondo dello spettacolo per trovare una soluzione — anche tramite una legge ad hoc — a garanzia dei lavoratori che a vario titolo danno vita al teatro». Una legge che li garantisca e garantisca il futuro dello spettacolo dal vivo ora che l’ultimo decreto sull’emergenza sanitaria del presidente del Consiglio lo ha proibito fino al 24 novembre
Accorsi parla in qualità di direttore artistico del Teatro della Toscana insieme con Marco Giorgetti (direttore generale) Tommaso Sacchi (presidente) Claudia Sereni (assessore alla Cultura di Scandicci che parla a nome del Teatro Studio). E lo fa nel giorno in cui dalla Pergola arriva l’annuncio che il teatro non metterà in cassa integrazione nessuno dei suoi lavoratori in questo mese di lockdown culturale «che servirà — spiega Giorgetti — per fare prove e laboratori, in vista di una ripartenza che vedrà, come previsto, l’inizio della stagione del teatro fiorentino con The Dubliners di Giancarlo Sepe il cui debutto era previsto ieri». Non basta aggiunge Giorgetti: «Resta confermato lo spettacolo Storia
Accorsi Il governo dialoghi con il nostro mondo per una legge ad hoc
di uno di Stefano Accorsi uno scritto tra gli altri da Lucia Calamaro che andrà in scena all’Era di Pontedera».
Per sostenere i teatri arriva anche un annuncio di Tommaso Sacchi, come presidente del Teatro della Toscana e di assessore alla Cultura di Firenze: «I 300 mila euro previsti in bilancio per finanziare l’Inverno fiorentino tramite bandi restano tutti. Ne storneremo però 100 mila per dare subito ristoro ai vari teatri della Toscana, anche quelli minori perché vogliamo sostenere un comparto molto provato dal nuovo fermo». Che quando finirà prevede, nella programmazione della Pergola appena accennata da Accorsi la presenza a Firenze, tra gli altri, di Fabrizio Gifuni, Pierfrancesco Favino, Stefano Massini, Elio Germano, Monica Guerritore, Elena Sofia Ricci, Alessio Boni, Bob Wilson, Charles Chemin, Euripides Laskaridis, Virgilio Sieni, Andreé Ruth Shammah, Glauco Mauri e Roberto Sturno, Piero Maccarinelli, Gabriele Lavia, Roberto Andò, Paolo Valerio, Vinicio Marchioni, Lino Musella, Giulio Scarpati.
In programma anche incontri con giornalisti come Gianni Minoli e Federica Angeli.