MAESTRI D’ARTE CENTO CAPOLAVORI A LIVORNO
Il 30 ottobre al Museo della Città apre l’esposizione che per la prima volta fa dialogare le opere delle collezioni Della Ragione e Iannaccone. Tra gli autori Morandi, Carrà, Casorati, Guttuso, Vedova, De Pisis. Un viaggio tra le due guerre pieno di passi
Firenze Livorno andata e ritorno nel segno dell’arte italiana del Novecento. È questo il significato profondo della mostra Vissi d’arte. Cento capolavori dalle collezioni Della Ragione e Iannaccone, visitabile dal 30 ottobre al 31 gennaio 2021 al Museo della Città di Livorno, nello storico quartiere della Venezia, a sancire la collaborazione fra la stessa Livorno e il Museo Novecento a Firenze. Un progetto promosso dalla città di Livorno e ideato da Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento, e curato da Eva Francioli, Elena Pontiggia e Risaliti.
Il titolo omaggia la biografia dei due collezionisti, nel loro trovare ragione di vita nella passione per l’arte. Come ha dichiarato in una recente intervista l’avvocato Giuseppe Iannaccone, milanese d’adozione anche se campano di nascita come l’ingegner Alberto Della Ragione (a sua volta genovese di adozione): «Ai miei occhi, l’arte ha semplificato i fatti della vita, disinnescandone i problemi». Lui ama esporre a rotazione le opere in suo possesso nello studio milanese. Non solo, veste anche i panni di mecenate per giovani artisti di cui, con esposizioni monografiche, promuove l’opera. Diverso il caso di Alberto Della Ragione, che creò la più importante collezione esistente di arte italiana fra le due guerre. Una vicenda già storicizzata, che ha trovato conclusione con la creazione del Museo Novecento nell’antico Spedale delle Leopoldine in piazza Santa Maria Novella, unico significativo frammento giunto a felice conclusione di quel Museo che Carlo Ludovico Ragghianti sognava di creare per Firenze a parziale risarcimento della tragica alluvione del 1966. Purtroppo, nonostante l’adesione di grandissimi nomi e la generosità di artisti e collezionisti, il progetto sfumò, sostanzialmente per responsabilità degli allora amministratori cittadini, che fecero sfumare la donazione Mattioli, una collezione strabiliante di capolavori mondiali, ora smembrata dagli eredi e in parte esposta (vedi gli stupendi Picasso) al Guggenheim di Venezia. Non fu così invece per la raccolta Della Ragione, anche se ha sofferto moltissimo per trovare degna collocazione (tanto che gli eredi a un certo punto se la volevano riprendere). Ma ora tutto questo è superato e la collaborazione livornese contribuirà a un’ulteriore valorizzazione. In mostra, grazie ai due grandi collezionisti, abbiamo solo grandi nomi: Giorgio Morandi, Carlo Carrà, Renato Guttuso, Emilio Vedova, Renato Birolli, Mario Mafai, Scipione e Filippo De Pisis, oltre a Felice Casorati, Aligi Sassu, Ottone Rosai, Carlo Levi e Fausto Pirandello. Parallele e complementari