Confindustria, si dimette il presidente
Annuncio a sorpresa di Ranaldo: «Troppi impegni, non posso garantire la presenza»
Dimissioni a sorpresa in Confindustria Toscana: Alessio Marco Ranaldo lascia dopo tre anni. «In un periodo delicato e complesso come quello attuale le imprese toscane necessitano di una guida presente al timone. Io, in questo momento, per motivi legati al mio intenso carico lavorativo in azienda, non sono più in grado di poterla garantire». Il suo ruolo, ad interim, è ora occupato da Maurizio Bigazzi.
Il presidente di Confindustria Toscana, Alessio Marco Ranaldo, lascia a sorpresa la guida dell’associazione. «In un periodo delicato e complesso come quello attuale — ha chiarito spiegando le motivazioni del suo gesto — le imprese toscane necessitano di una guida presente al timone. Io, in questo momento, per motivi legati al mio intenso carico lavorativo in azienda, non sono più in grado di poterla garantire. Quindi, con il senso di responsabilità che ho sempre cercato di avere nel mio incarico, verso la fiducia che mi è stata accordata oltre tre anni fa dal Consiglio di Presidenza, ho deciso di rassegnare le mie dimissioni da presidente di Confindustria Toscana».
Il presidente dimissionario ha comunicato ufficialmente la propria decisione ieri al consiglio di presidenza.
Ranaldo, 43 anni, è alla guida della Pointex, industria tessile specializzata in tessuti tecnici. Era stato eletto all’unanimità nell’agosto 2017: si dimette dunque con un anno di anticipo rispetto a
❞ In un periodo così delicato c’è bisogno di presenza al timone Io, per motivi legati al mio intenso carico lavorativo in azienda, non sono adesso in grado di poterla garantire
quanto prevedeva il suo mandato. Il suo ruolo, ad interim, è ora occupato da Maurizio Bigazzi, alla guida degli industriali fiorentini, in quanto presidente territoriale più anziano (come prevede lo statuto di Confindustria Toscana). I presidenti delle sezioni territoriali di Confindustria, il presidente della Piccola industria, il presidente dei Giovani Imprenditori e il presidente di Ance Toscana, «nell’apprezzare il grande spirito di servizio associativo dimostrato», l’hanno ringraziato «per il lavoro svolto in questi anni».
«Il senso del dovere verso le imprese che rappresento — ha approfondito Ranaldo — ha guidato il mio operato fino ad oggi, ma, in questo momento, è difficile per me conciliare efficacemente responsabilità aziendali e associative. Ora che la nuova giunta si è insediata è arrivato il tempo, dopo aver affrontato il periodo del lockdown degli scorsi mesi ed aver guidato l’associazione verso le elezioni regionali, di consegnare ad una nuova guida una Confindustria Toscana più solida e coesa».
Il periodo drammatico dell’impresa ai tempi del Covid ha segnato ieri un altro record negativo. Nelle stesse ore in cui il presidente degli industriali comunicava la sua defezione sono stati diffusi i dati della contrazione della produzione tessile pratese, uno dei traini della manifattura e dell’export toscani, oltre che lo stesso settore industriale a cui Ranaldo appartiene: i dati registrano un clamoroso -27,8% per il periodo aprile-settembre 2020. «Nonostante le difficoltà che ho dovuto affrontare nel corso del mandato, — ha concluso il presidente dimissionario — sono stati raggiunti molti degli obiettivi prefissati, ed altri sono in via di realizzazione. Per quanto impegnativa, è stata per me una grande esperienza, che mi ha fatto crescere da tanti punti di vista, consentendomi di comprendere dall’interno le dinamiche, non sempre chiare all’esterno, della Cosa pubblica e delle grandi associazioni».