Che fatica
La Fiorentina supera il Padova in Coppa Italia ma soffre fino alla fine
Surreale. Fiorentina-Padova è stata giocata in un clima che nessuno si sarebbe mai immaginato, ma a ridosso della partita è successo di tutto. A meno di un’ora dal fischio di inizio, quando è stata riscontrata la positività al Coronavirus di un membro dello staff sanitario del Padova, la sfida è stata rinviata di mezzora. Ma non è bastato: alle 17.30, quando le squadre avevano già terminato il riscaldamento, il via è slittato di altri dieci minuti. I tamponi in elaborazione hanno rivelato altre due positività, questa volta fra i giocatori della squadra allenata da Mandorlini. Inoltre gli ospiti hanno dovuto iniziare la gara con soli due uomini in panchina. Gli altri, in attesa dell’esito del test, sono rimasti isolati e poi si sono aggregati uno alla volta col passare dei minuti.
Sul campo la Fiorentina ha fatto il proprio dovere, vincendo nei tempi regolamentari con qualche affanno nel finale come avvenuto nelle ultime sfide. Beppe Iachini, per via di una squalifica da scontare, ha lasciato il posto in panchina al suo vice Giuseppe Carillo. E ha puntato su una formazione rimaneggiata: dentro il secondo portiere Terracciano, Martinez Quarta all’esordio dal primo minuto e Pulgar per la prima volta titolare dopo aver superato il Coronavirus.
Il vantaggio non ha tardato ad arrivare. Dopo appena dieci minuti lo ha firmato Lorenzo Venuti di testa su buona proposta di Saponara, a sorpresa negli undici iniziali. L’esterno, cresciuto nel vivaio viola fin da quando era un bambino, ha realizzato il primo gol con la maglia della sua squadra del cuore. Stesso destino per Callejon che, schierato ancora una volta da seconda punta, ha duettato con Duncan e segnato con un tiro da fuori aria.
Il Padova nella ripresa ha accorciato le distanze con un gol di Santini, autore di una rovesciata in area di rigore. Si tratta dell’immancabile gol dell’ex. Il giocatore, classe 1992, è nato a Bagno a Ripoli e anche lui ha un trascorso nel vivaio della Fiorentina. Percepito il momento difficile a livello di gestione, Iachini ha dato indicazione di far entrare anche Ribéry. Il francese è recuperato, ha superato i fastidi che lo hanno limitato nelle ultime partite e a Roma ci sarà. Subentrando, Franck si è preso anche la fascia di capitano, sfilata dal braccio di Milenkovic. Insieme a lui dentro anche Kouamè,
subentrato a Cutrone che non ha sfruttato la prima occasione da titolare della stagione. La squadra di Mandorlini ha colpito anche un palo e nel finale Terracciano ha scongiurato il rischio supplementari.
Ritmi bassi e pochi spunti, la Fiorentina ha sofferto ma alla fine ha conquistato il passaggio del turno. Con la Coppa Italia l’appuntamento è fra un mese, l’avversario sarà l’Udinese che ha battuto il Vicenza. Il presidente Rocco Commisso, per via delle incertezze sullo svolgimento della gara, ha preferito seguire la partita dall’albergo in televisione. Domenica invece sarà a Roma insieme alla squadra e poi ripartirà per gli Stati Uniti. Ma per non farsi male all’Olimpico servirà molto, ma molto, di più.