Già ventisei morti nelle Rsa, sotto accusa i protocolli
Sale il bilancio dei decessi nella struttura di Greve in Chianti Mugnai (Forza Italia): la Regione non ha ancora misure efficaci
Sono almeno 26 le vittime del coronavirus nelle sole Residenze sanitarie assistite dell’Asl Centro, in questa seconda ondata dell’epidemia. Sono 12 gli anziani morti all’Istituto San Giuseppe di Sesto Fiorentino, altri 12 alla Rsa Rosa Libri, e almeno uno per ciascuno a Le Magnolie dell’Isolotto e a Villa Amelia di Prato. Un bilancio parziale, legato alle lentezza degli aggiornamenti sulla situazione delle strutture per anziani del territorio, ma che comunque colpisce per le dimensioni del fenomeno.
Il caso dell’Istituto San Giuseppe, la struttura religiosa di via Verga a Sesto Fiorentino, era esploso nelle settimane scorse quando tra ospiti e operatori erano risultati più di cento i contagiati. Dall’ultimo bilancio, gli anziani ad essere stati infettati dal virus sono 82 su 84. Di questi, 12 sono deceduti, alcuni dei quali non in ospedale ma dentro la struttura-bolla creata all’interno della Rsa.
A darne notizia è stata l’Asl Toscana Centro, che già dal 10 ottobre aveva preso in carico la gestione sanitaria della struttura, prima inviando una Girot, una squadra di specialisti geriatri, poi anche degli infermieri a integrare il personale interno, assente perché contagiato.
Ai malati, spiega il geriatra dell’Asl Enrico Benvenuti, sono stati forniti assistenza medica (ossigenoterapia, integratori alimentari ed ecografie per diagnosticare le polmoniti). In parte sono rimasti nella Rsa, in parte trasferiti alle cure intermedie di Villa Donatello, in parte ricoverati in ospedale. «La situazione della Rsa San Giuseppe è stata ed è particolarmente complessa, come emerge con drammatica chiarezza dall’aggiornamento diffuso dall’Asl – dice l’assessore sestese Camilla Sanquerin — È un momento estremamente delicato e difficile per tante famiglie», cui porge le condoglianze dell’amministrazione.
Polemico il deputato toscano di Forza Italia Stefano Mugnai: «Il caso di Sesto Fiorentino conferma che la Regione Toscana non ha ancora protocolli efficaci anti contagio. Stiamo assistendo tragicamente ai medesimi errori di gestione della prima ondata». Stesso bilancio anche alla Rsa Rosa Libri di Greve in Chianti, la prima in Toscana in cui sono emersi casi positivi durante la seconda ondata: sono ormai 12 le vittime, a darne notizia è il sindaco Paolo Sottani. E sono 39 gli ospiti positivi sui 48 complessivi della struttura.
Sulle altre due Rsa nel territorio dell’Asl Centro in cui ci sono state vittime, le Magnolie di Firenze e Villa Amelia di Prato, invece, mancano aggiornamenti da oltre una settimana, quando era stato notificato un decesso per ciascuna delle due Rsa.
I vertici dell’Asl non avrebbero tuttavia rilevato alcuna anomalia nella gestione di queste strutture, a differenza di quando, la scorsa primavera, molte Rsa toscane furono segnalate alle Procure per presunte gravi carenza organizzative. Dopo gli esposti della Asl, che si sono sommati a quelli di diversi familiari delle vittime, la Procura sta portando avanti gli accertamenti. Ieri, l’Asl Sud Est, ha aggiornato il bilancio dei contagiati nella Rsd (una residenza per disabili) di Agazzi, ad Arezzo, dove ormai si sono 63 positivi, di cui 44 tra ospiti e 29 tra gli operatori.