Corriere Fiorentino

Ospedali sempre più pieni, la fila delle ambulanze a Pisa

L’attesa dei pazienti Covid in una foto simbolo dal Cisanello Difficoltà ad Arezzo, a Ponte a Niccheri in 10 aspettano un letto

- Lunedì

Una fila di ambulanze, una dietro l’altra sulla rampa Covid, da ore in attesa per poter entrare al pronto soccorso. Una scena che fa tornare alla mente la fila dei camion militari che trasportav­ano bare, l’immagine simbolo della prima ondata dell’epidemia che ha investito il Paese.

Quella rampa che l’ospedale Cisanello di Pisa ha riservato alle ambulanze Covid, martedì era piena di mezzi fermi: dentro i pazienti sospettati di contagio da coronaviru­s, fuori gli operatori sanitari e i volontari delle associazio­ni, chiusi negli scafandri. «Ero autista di una delle ambulanze — racconta Chiara Balestracc­i — le foto sono state fatte al Cisanello, al percorso Covid. A bordo ci sono solo possibili casi sospetti, le altre patologie entrano regolarmen­te in pronto soccorso». Chiara fuga così i dubbi e le insinuazio­ni che sui social hanno messo in dubbio la veridicità degli scatti effettuati nel tardo pomeriggio di martedì e diventati subito virali.

Non è la sola: «Sono ambulanze Covid — conferma Michela Massei, della Pubblica Assistenza — martedì abbiamo dovuto attendere dentro i nostri mezzi dalle 14 fino alle 18.30. Sono immagini vere, è una situazione vera». L’Azienda ospedalier­o universita­ria di Pisa spiega in una nota che le ambulanze stazionava­no per un intasament­o del pronto soccorso. Un caso destinato tuttavia a ripetersi secondo Massimo Santini, direttore del pronto soccorso del Cisanello: «Ora il flusso di mezzi è stato smaltito — spiega — ma non posso dire che fra qualche ora non ricapiterà. Il pronto soccorso opera in modalità ridotta: prima poteva contenere 120 persone, ora 80. Quando si riempie e arrivano così tanti pazienti Covid positivi o sospetti tali che non possono essere messi a contatto con altri fino a quando non sappiamo se sono infetti, li isoliamo nelle ambulanze».

A preoccupar­e è anche la carenza di medici e infermieri. Ora i 100 letti Covid tra Cisanello

e Santa Chiara sono esauriti, l’Azienda ne attiverà a breve un’altra «stecca» da 40 posti, più 5 di terapia intensiva. «Ogni giorno vedo molti più pazienti del giorno prima», conclude Santini

Il peso dell’epidemia sugli ospedali è ogni giorno più evidente, i ricoverati in Toscana sfiorano quota mille: i pazienti Covid sono 987 (+64), di cui 130 in terapia intensiva (+11). Nella sola Asl Nord Ovest, in cui sta per tornare Covid anche l’ospedale di Pontedera, i pazienti sono 230, di cui 37 in terapia intensiva. Dall’altra parte della Toscana, martedì, Le Scotte di

Siena, con i pazienti che hanno superato il muro dei 50, hanno già raggiunto i numeri dello scorso aprile.

Sotto pressione anche il San Donato di Arezzo, con 90 pazienti, di cui 14 intubati. Firenze non è da meno: ieri a Ponte a Niccheri c’erano 10 pazienti Covid in attesa di un letto al pronto soccorso; in parte aspettavan­o l’attivazion­e del quarto reparto dedicato al coronaviru­s, in parte il trasferime­nto a Torregalli. Mentre a Careggi già si rinvia la piccola chirurgia, come gli interventi per le cataratte o l’ortopedia non urgente.

Il caso Al Palagiusti­zia di Firenze magistrati e cancellier­i dovranno fare i test sierologic­i

I numeri

Ieri, sono stati 1.708 i nuovi

positivi in Toscana, con 7 decessi. C’è anche il record di tamponi effettuati, 13.811. Cala, per il secondo giorno consecutiv­o, il tasso di positività ai tamponi, ora pari al 20,9% (sono 8.156 effettuati sui nuovi casi). A Firenze, c’è il caso del Palazzo di Giustizia: un uditore giudiziari­o è risultato, nei giorni scorsi, positivo. Per questo entro venerdì tutti i magistrati e i cancellier­i, ovvero centinaia di persone, saranno sottoposti al test sierologic­o. Per i casi positivi scatterà il tampone di conferma.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy