La staffetta fino a Napoli per consegnare la medicina salva vita
Quando Vincenzo, 80 anni, ha aperto il cassetto dei suoi medicinali salva vita, è rimasto terrorizzato. Le pasticche di mexiletina, utilizzata nel trattamento di alcuni gravi anomalie del battito cardiaco, erano quasi finite. Nel barattolo ce n’era rimasta solo una. E Vincenzo non se n’era accorto. Prima di andare a letto, ne avrebbe dovute prendere almeno due. Impossibile trovarne altre visto che non si vendono in farmacia.
Come fare? I farmaci arrivano nella sua casa di Napoli, tramite corriere espresso, dall’Istituto Farmaceutico militare di Firenze, sotto ordinazione. Ma stavolta Vincenzo, convinto di averne altre scorte in casa, non aveva fatto l’ordine. Era urgente procurarsene altre ma non c’era tempo per farle arrivare tramite corriere espresso. Servivano per la sera stessa, ovvero martedì scorso. Vincenzo si è attaccato disperatamente al telefono e ha chiamato il Farmaceutico Militare, dove gli è stato passato il maresciallo Camillo Borzacchiello, responsabile dei farmaci per le malattie rare e da anni impegnato a far arrivare medicinali da una parte all’altra del mondo per le persone più vulnerabili. «Il signor Vincenzo — racconta Borzacchiello — mi ha chiamato di mattina, ho pensato che ci sarebbe stato soltanto un modo per far arrivare le pasticche per tempo prima che il paziente rischiasse l’arresto cardiaco». E cioè è quella dei treni ad alta velocità. «Ho chiamato subito la Polfer di Firenze che, in accordo con quella di Roma e Napoli, ha attivato una staffetta di poliziotti per consegnare il farmaco».
Così il maresciallo Borzacchiello si è recato alla Polfer di Santa Maria Novella con tre barattoli di mexiletina, ognuno con sessanta pasticche. Ha consegnato tutto ai poliziotti della Polfer fiorentina i cui agenti, alle 11.43, hanno preso il treno ad alta velocità per Roma. Da lì, hanno consegnato i farmaci salvavita ad altri agenti della Polfer romana, che sono partiti alla volta di Napoli, dove hanno consegnato i farmaci alla stazione della Polfer campana. Qui, nel pomeriggio è arrivata una familiare di Vincenzo che, felicissima, ha preso in consegna i farmaci e li ha portati a casa dal marito, giusto in tempo per farlo sopravvivere.
Commosso e felice Vincenzo, che adesso non dimenticherà più di controllare quotidianamente le dosi di pasticche rimaste nei suoi cassetti. L’uomo ha scritto una mail piena di gratitudine al farmaceutico militare fiorentino: «In questo momento delicato per le sorti del nostro paese — ha scritto — dove si tende a mettere da parte le fasce deboli, tengo a ringraziare vivamente il Maresciallo Borzacchiello e lo stabilimento chimico farmaceutico Militare di Firenze che, dopo aver preso a cuore la mia richiesta di fornitura urgente del farmaco Mexiletina estremamente importante per la mia salute, mi ha spedito il medicinale da Firenze e grazie al supporto della Polfer, mi è stato recapitato in tempi record, dopo nemmeno 24 ore. È questa l’Italia dei lavoratori efficienti che mi rende orgoglioso di essere cittadino italiano».
Grande la gioia anche allo stabilimento chimico farmaceutico militare di via Reginaldo Giuliani, dove ogni anno vengono prodotti centinaia di «farmaci orfani» per curare centinaia di persone affette da malattie rare.