Corriere Fiorentino

Ore 8, folla in tram: chi deve controllar­e? Il solito rimpallo

- Lorenzo Sarra

Alla fermata Muratori della tramvia fiorentina, allo Statuto, sembra un giorno pre-Covid. Alle 8 del mattino il vagone di Sirio è pieno di persone stipate l’una accanto all’altra con tanti saluti alle misure di sicurezza anti contagio. Una professore­ssa sale per andare a scuola e scatta alcune foto per denunciare l’accaduto. Chi deve controllar­e? Tra Comune e azienda dei trasporti comincia il rimpallo.

Giovedì. Ore 8 circa. Lucia, docente in un liceo del centro di Firenze, ha un turno in presenza e sale sulla tramvia alla fermata Muratori, allo Statuto: «Era piena in modo inverosimi­le — racconta — Ho preso lo smartphone e ho fatto un paio di fotografie». Le immagini, scattate alle 8,14, sono eloquenti. Nel vagone i passeggeri sono stipati: «Tanto — continua Lucia — che ho visto pure un’altra ragazza riprendere col cellulare, probabilme­nte anche lei per denunciare il sovraffoll­amento». Incurante delle regole anti coronaviru­s.

Da novembre, gli accessi consentiti sul tram sono scesi dall’80% al 50%: 136 posti sui 272 complessiv­i tra seggiolini e corridoio, con nessuna variazione sugli orari e la frequenza del servizio. «Ma ho visto gente, alla fermata Statuto, rinunciare a salire. Anch’io, alla Fortezza, ho preferito scendere, facendomi largo a forza di “permesso”. Era gente che andava a lavoro, sì, ma c’erano pure mamme con il passeggino e ragazzini», continua. Una condizione non nuova, secondo il racconto della professore­ssa: «Sono abbonata e da settembre mi è capitato più volte di ritrovarmi sulla tramvia appiccicat­a agli altri. Mancano i controlli per evitare gli affollamen­ti: si fanno le verifiche solo una volta scesi, per i biglietti». Allo Statuto ieri mattina a controllar­e non c’era nessuno, né alla fermata né sul tram.

Un problema, su cui Palazzo Vecchio e aziende la pensano diversamen­te. Gest, che gestisce le tramvie, replica: «Confermiam­o la criticità, a causa di un guasto nel tratto Villa Costanza-Aldo Moro. Il problema all’alimentazi­one è durato dalle 7,15 alle 9,15. Sulla T1 ci sono stati 3-4 tram in meno, con mezzi dunque più pieni nonostante l’integrazio­ne delle navette Ataf. Alle 10 il servizio è tornato regolare». Gest suggerisce ai suoi utenti di scaricare l’app Telegram («Inviamo in tempo reale aggiorname­nti») e sui controlli spiega: «Ataf verifica i biglietti, mentre per il corretto uso delle mascherine e per gli accessi a bordo servono le forze dell’ordine». Secondo l’assessore alla mobilità di Palazzo Vecchio Stefano Giorgetti non è così: «Sta ad Ataf verificare che non ci siano inadempien­ze. Nell’eventualit­à di una violazione è necessario contattare le forze dell’ordine, vigili compresi, ma questo accade sempre: come quando qualcuno senza biglietto si rifiuta di dare i documenti». Insomma, tutti devono fare la loro parte: «Anche perché i vigili, a bordo, non salgono. I controlli vengono fatti sulle banchine. Sta al gestore presidiare i Sirio». Palazzo Vecchio per il futuro dice: «Coinvolger­emo le Guardie giurate, ma avranno un ruolo di indirizzo: non potranno decidere chi sale o chi non sale». Potrebbe essere usata anche la tecnologia con dei «conta persone». Nel frattempo, il bilancio della mobilità in «zona rossa» parla di meno 36% di ingressi in città e meno 34% di spostament­i nel Comune: «La percezione che con molti negozi ancora aperti ci sia lo stesso flusso è sbagliata» dice Giorgetti.

Due versioni Gest: per verificare quanti salgono e l’uso delle mascherine servono le forze dell’ordine. Ma l’assessore Giorgetti: no, tocca al gestore

 ??  ?? Assembrati Una delle fotografie scattate ieri mattina dalla professore­ssa, salita allo Statuto, che ha denunciato il caso
Assembrati Una delle fotografie scattate ieri mattina dalla professore­ssa, salita allo Statuto, che ha denunciato il caso
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy