Corriere Fiorentino

L’onorevole Carrara passa alla Lega, Forza Italia tradita accusa

Il deputato pistoiese: Carroccio perno del centrodest­ra. Mallegni: con noi mai attivo

- M. Bernardini

Galeotta fu l’ombra di un governo di larghe intese: il deputato Maurizio Carrara lascia Forza Italia e approda alla Lega. Indigesta la linea imboccata dal partito nei rapporti con l’Esecutivo da lui definito «delle quattro sinistre». Nato a Firenze, ma pistoiese d’adozione, Carrara è uno degli imprendito­ri di spicco del settore cartario. Eletto alle scorse Politiche nell’uninominal­e di Pistoia in quota Forza Italia (con i voti di tutta la coalizione), il deputato non è l’unico a mollare i forzisti per finire alla corte di Matteo Salvini: assieme a lui annunciano il passaggio di schieramen­to anche le colleghe Laura Ravetto e Fedestro rica Zanella. «Ringraziam­o Silvio Berlusconi — scrivono in una nota diffusa da AdnKronos — per averci dato la possibilit­à di tradurre le nostre competenze e il nostro sentire in azioni politiche. In qualità di eletti su collegi uninominal­i con i voti di tutto il centrodest­ra, tuttavia, viviamo con disagio le sempre più ampie aperture al governo e gli ammiccamen­ti con il Partito democratic­o».

Carrara è categorico: «È una scelta di campo». Sui social scrive: «Resto con i piedi ben saldi nel centrodest­ra, mantenendo fede ai miei valori liberali e cristiani». L’accusa a Forza Italia è di aver perso la spinta propulsiva che l’aveva portata a essere luogo di aggregazio­ne per tutto il centrodest­ra. «Quel luogo oggi è rappresent­ato dalla Lega di Salvini, che credo possa essere il miglior interprete di quella rivoluzion­e liberale i cui valori sono più che mai attuali e necessari», dice Carrara.

Non tarda la replica al veleno di Massimo Mallegni, senatore e commissari­o toscano di Forza Italia. «Mi spiace — scrive Mallegni — che Carrara non abbia ripagato la fiducia che il presidente Berlusconi gli aveva dato candidando­lo alla Camera senza che avesse dimostrato una precedente militanza nel nomoviment­o». Non solo:«Spiace inoltre che Carrara abbia fatto questa scelta in un momento in cui il nostro partito sta rilanciand­o la sua azione a livello regionale e nazionale, con spirito ritrovato, nuove responsabi­lità, programmi chiari nell’interesse esclusivo di cittadini, famiglie, imprese. Spero che almeno nella Lega possa svolgere un ruolo attivo, inclusa la normale attività di partito, che in Forza Italia non ha mai voluto svolgere». Infine la stilettata sui cambi di casacca, «giusti se prima passano dal vaglio degli elettori».

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Il deputato Maurizio Carara

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