La Toscana scende sotto i 2 mila contagi Confindustria Sud chiede la zona gialla
Ancora tanti decessi, boom di richieste (1.500) di fine quarantena Giani ottimista: in 15 giorni potremo tornare in fascia arancione
Meno contagi, ma sempre tanti decessi. Ieri, il bollettino toscano sull’emergenza coronavirus ha notificato 1.972 nuovi casi (Toscana di nuovo sotto i 2 mila casi dopo oltre una settimana), con un tasso di positività al tampone del 23,9%. Ieri, i tamponi effettuati, tra molecolari e antigenici, sono stati 21.446, il record. 51 le nuove vittime, 1.872 le guarigioni. I ricoverati Covid sono ora 2.101 (14 in più) di cui 287 in terapia intensiva (5 in più). «Oggi in Toscana siamo sotto i duemila contagi dopo che avevamo toccato una punta di 2.700, siamo ad un livello di copertura del tracciamento che è oltre all’80%, rispetto al 37% che era il dato preso quando siamo stati portati in zona rossa. I risultati si stanno vedendo», è il commento di Eugenio Giani che vorrebbe riportare la Toscana fuori dalla zona rossa. Tanto che, sempre ieri, il governatore ha spiegato ai microfoni di Italia
7: «La situazione dei dati mi porta a dire che in una quindicina di giorni la Toscana può riallinearsi a zona arancione. Quindi spero che tutta la Toscana possa tornare in quella zona e non solo le province di Siena e Grosseto. Non faccio nessuna forzatura, ma i dati ci dicono che possiamo arrivare a un alleggerimento delle misure».
Il messaggio di Giani al governo è lo stesso dei giorni scorsi, la zona rossa è per lui una misura eccessiva per la Toscana. Sulla specifica proposta di tornare subito in arancione almeno per le due province con meno contagi, Grosseto e Siena, sostenuta dai sindaci dei rispettivi capoluoghi, Antonfrancesco Vivarelli Colonna e Luigi De Mossi, ieri è intervenuta Confindustria Toscana Sud, che anzi chiede il ritorno in zona gialla: «Gli imprenditori della Toscana del Sud chiedono al presidente Eugenio Giani di attivare con il governo un’immediata rivisitazione della situazione della Toscana ingiustificatamente qualificata come Rossa per l’emergenza Covid — recita una nota dell’associazione degli industriali — Questo provvedimento ha dato il colpo di grazia a quella timidissima ripresa economica che iniziava a registrarsi in alcuni settori economici vitali per questa regione, su tutti quello del turismo. In alcune aree della regione in particolare il Centro-Sud, l’incidenza degli effetti della malattia è notevolmente inferiore rispetto ad altre zone». Confindustria Toscana Sud conclude: «Gli imprenditori chiedono quindi che perlomeno si frazionino i territori, dove gli indici (come ad esempio a Siena e Grosseto) sono bassi, e si permetta di tornare a zona gialla. Alberghi, aziende termali, tutta la filiera legata alla ristorazione non possono più resistere».
In Toscana in queste ore anche il sistema sanitario si rafforza: dai 946 infermieri che hanno fatto domanda per l’assunzione negli ospedali, ai 16 posti di cure intermedie che si inaugurano oggi all’ospedale di San Miniato. C’è anche il primo calo, dopo mesi, dei toscani in quarantena: sono ancora oltre 102 mila, ma sono 878 in meno in un giorno. E ieri, ha iniziato a lavorare la nuova centrale dell’Asl Centro per il rilascio delle certificazioni di fine quarantena, con 22 persone dedicate. Ma è un boom di richieste: 1.514 solo dalla mattina fino alle 14,30 di ieri.
Gli industriali «Le ultime restrizioni ci hanno dato il colpo di grazia. Liberate almeno Siena e Grosseto»