Corriere Fiorentino

In pensione e ritorno «Un medico non può tirarsi indietro»

Stefano Spolveri, in congedo a giugno poi la chiamata

- Di Jacopo Storni

Una piccola festa in reparto per celebrare la pensione, spumante e qualche tartina. Poi, il giorno dopo, la fuga all’isola d’Elba.

Era il 30 giugno quando Stefano Spolveri, dopo 43 anni di lavoro ininterrot­to come medico e dopo gli ultimi nove anni come direttore di medicina interna all’ospedale di Borgo San Lorenzo, ha festeggiat­o, a 63 anni, la pensiona maturata. Una festicciol­a insieme ai colleghi, i saluti di rito, qualche lacrima, e poi il mare dell’Elba. «Sono partito con mia moglie per dieci giorni di sole e mare, finalmente in pensione dopo tanti sacrifici». Una vacanza e un riposo meritati per chi, come lui, ha iniziato la profession­e da giovanissi­mo e, prima di approdare a Borgo San Lorenzo, è stato per vent’anni nel team di medicina a Torregalli. Poi, tornato dal mare e non sentendosi affatto un vecchietto, si è iscritto in palestra e ha cominciato ad andare a correre alle Cascine. «E mi sono comprato pure una bicicletta elettrica, per girare nella città senza pensieri e senza lavoro».

Si stava godendo beatamente la pensione quando, improvvisa­mente, sabato 31 ottobre suona il cellulare. «Ero a casa insieme a mia moglie, dall’altra parte della cornetta c’era il dottor Giancarlo Landini, direttore del dipartimen­to di medicina della Asl. La pandemia stava tornando ai livelli estremi della scorsa primavera, il dottore mi ha chiesto se potevo rientrare al lavoro, nonostante la pensione maturata, ed occuparmi dei pazienti Covid dismessi dall’ospedale e ricoverati nella struttura Villa Marconi a Campo di Marte». Una telefonata che lo ha colto di sorpresa, mentre la moglie era accanto a lui e sentiva tutto quello che si dicevano.

«Lì per lì sono rimasto molto perplesso, ho chiesto al dottor Landini un giorno di tempo per poterci pensare a fondo, ma dentro al cuore sentivo che avevo già deciso, non potevo dire di no vista la situazione di grave emergenza che sta affrontand­o il mondo intero e il nostro Paese, restare fuori dalle strutture me

❞ Sull’attenti Mi hanno telefonato dall’Asl, volevo pensarci un attimo ma dentro di me avevo già deciso

diche con tutta queste gente che soffre, mi avrebbe fatto sentire a disagio. Non potevo affatto rifiutare, pe nessun motivo, se gli ospedali avevano bisogno di me, io dovevo entrare di nuovo in azione».

E così, da quasi un mese il dottor Spolveri, insieme ad altri due medici richiamati dalla pensione (Paolo Marini e Roberto De Ponte), è il responsabi­le della struttura, che comprende complessiv­amente quaranta posti letto e oltre una decina tra infermieri e operatori sanitari, per la maggior parte stranieri.

E tutto è tornato come prima, la pensione è svanita in poche ore. «Anzi — ammette il dottor Spolveri — forse tutto è tornato ancora più difficile di prima», anche perché «il programma informatic­o su cui lavoriamo è completame­nte diverso da quelli precedenti e non è stato semplice ingranare» afferma Spolveri, che però è felice della sua scelta: «Quando guardo i pazienti negli occhi, quando mi allungano la mano o quando mi sorridono, quando guariscono lentamente, sento di essere nel posto giusto al momento giusto».

Certo, sarebbe stato più rilassante restare in pensione, leggere libri e occuparsi della famiglia a tempo pieno, ma quella del medico è come una missione, sai quando cominci ma non sai quando finisci. In realtà, una speranza Stefano ce l’ha. «Mi auguro di tornare in pensione presto, soprattutt­o perché questo vorrebbe dire che la pandemia sarà finita, ma purtroppo credo ancora che ne avremo per sei lunghi mesi, e forse non basteranno».

Il dottor Spolveri è un uomo simpatico, che prende la vita alla leggera e ha un rapporto fraterno e scherzoso coi pazienti: «Cerco di farli sentire a loro agio, soprattutt­o in un momento drammatico come questo. Per fortuna anche i miei compagni di viaggio, gli altri due dottori, sono simili a me, e in fondo, nonostante la pensione, è una missione ma anche una grande bellezza essere tornati a lavorare».

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 ??  ?? Prima e dopo Da sinistra: Stefano Spolveri (il secondo da sinistra) prima della pensione; sulla bici nei pochi giorni di pensione e insieme ai colleghi a Villa Marconi
Prima e dopo Da sinistra: Stefano Spolveri (il secondo da sinistra) prima della pensione; sulla bici nei pochi giorni di pensione e insieme ai colleghi a Villa Marconi

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