Corriere Fiorentino

A Solliccian­o 60 agenti positivi o in quarantena

Cinque i detenuti infettati, 28 in isolamento. L’Asl: la situazione per ora è sotto controllo, se serve possiamo blindare interi reparti

- Di Jacopo Storni

Nel carcere di Solliccian­o 26 agenti positivi, 38 in quarantena, 5 detenuti contagiati. Una situazione al limite, aggravata dal sovraffoll­amento e dalla mancanza di un direttore stabile: «Arriverà a aprile».

Ventisei agenti penitenzia­ri di Solliccian­o sono positivi al Covid, mentre sono 38 quelli in quarantena nella caserma o in isolamento fiduciario a casa. Complessiv­amente, nel carcere fiorentino mancano all’appello oltre 60 agenti, un numero consistent­e che contribuis­ce ad abbassare la sicurezza nel penitenzia­rio, anche se, dato il periodo di pandemia e le pochissime attività collateral­i, la situazione è sotto controllo. Certo è, che se gli agenti contagiati dovessero aumentare, la situazione comincereb­be a diventare critica. La nota positiva è che restano ancora circa 400 agenti a disposizio­ne.

Per quanto riguarda i detenuti, la situazione è migliore: i positivi sono 5, mentre quelli in isolamento (perché appena arrestati o provenient­i da altri penitenzia­ri) sono 28. Tutti loro scontano la pena nell’area Covid di Solliccian­o, che contiene in tutto 11 posti ed è gestita come una zona a parte, con tanto di differenzi­amento del cibo e dei rifiuti. «Fortunatam­ente per ora la situazione è sotto controllo — afferma Sandra Rogialli, responsabi­le per la Asl del Dipartimen­to

Salute in carcere — Speriamo che il virus non entri più pesantemen­te nel nostro carcere, ma qualora dovesse succedere siamo pronti con un piano di emergenza che prevede l’isolamento di interi reparti».

Dal 20 marzo al 25 novembre, specifica poi Rogialli, «sono stati effettuati 1.026 tamponi», quasi tutti sulla popolazion­e detenuta, e questo ha frenato la diffusione del virus.

A complicare la situazione, c’è il sovraffoll­amento del carcere, dove sono presenti 721 detenuti su una capienza regolament­are di 494. E come se non bastasse, Solliccian­o è ancora senza un direttore definitivo. Alla guida del penitenzia­rio c’è l’ex direttrice dell’Opg di Montelupo e direttrice del carcere Gozzini, Antonella Tuoni, che dovrebbe restare per un altro paio di mesi. Dopodichè, dovrebbe subentrare il direttore definitivo. «È imminente — aveva detto a metà ottobre il ministro della giustizia Alfonso Bonafede al Corriere Fiorentino — l’avvio della procedura per individuar­e il nuovo direttore». Eppure, hanno spiegato ieri dal Dipartimen­to dell’amministra­zione penitenzia­ria a Roma, il posto per il direttore sarà bandito a gennaio e, se tutto procederà senza intoppi dovrebbe arrivare tra marzo ed aprile. I tempi dunque sembrano dilatarsi.

Una notizia che fa infuriare Eleuterio Grieco della Uil Pa Penitenzia­ri: «Nonostante le difficoltà di Solliccian­o, non è ancora stato avviato l’iter per la nomina del nuovo vertice, e questo crea ulteriori problemi a un carcere che già ne ha tanti». Inoltre, aggiunge Grieco, «abbiamo un provvedito­re regionale dell’amministra­zione penitenzia­ria a metà, visto che Gianfranco De Gesu se ne è appena andato e al suo posto è arrivato nelle ultime ore Carmelo Cantone, che però è già provvedito­re di Lazio, Molise, Abruzzo e Umbria».

Il garante regionale dei detenuti Giuseppe Fanfani ha inviato una lettera alla Regione nel quale si chiede, non

❞ Dal ministero Il nuovo direttore? Il posto sarà bandito a gennaio. Arriverà entro aprile

❞ I sindacati Non avere un vertice definitivo aumenta i problemi di un carcere già in grossa difficoltà

appena il vaccino arriverà di «vaccinare anche i reclusi e il personale degli agenti penitenzia­ri». E nel frattempo, è arrivata al 22esimo giorno di sciopero della fame l’ex parlamenta­re radicale Rita Bernardini che chiede, in seguito ai 900 detenuti positivi nelle carceri italiane, amnistia e indulto per i reclusi che sono arrivati alla fine del loro periodo di reclusione.

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Il carcere di Solliccian­o
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Era il 16 ottobre quando il ministro Alfonso Bonafede disse al «Corriere Fiorentino» che il bando per il nuovo direttore di Solliccian­o era imminente
Bonafede disse Era il 16 ottobre quando il ministro Alfonso Bonafede disse al «Corriere Fiorentino» che il bando per il nuovo direttore di Solliccian­o era imminente

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