La frenata dei sindaci Pd sullo scudo verde
«Servono prima le alternative». La risposta di Giorgetti: aumenteremo i trasporti
«Meno male siamo in videoconferenza, non c’è bisogno di elmetto». Non è una guerra, quella scatenata da tanti sindaci della Città metropolitana allo «scudo verde» annunciato dal sindaco Dario Nardella. Ma la sua accelerata sui divieti e costi aggiuntivi per l’ingresso a Firenze (dal 2022) non è piaciuta a chi non ha grande alternative all’auto per il capoluogo. E se i sindaci della cintura, alcuni in attesa dell’arrivo della tramvia, mediano, altri dicono: non basta lo «scudo», occorrono alternative. «Saremo costruttivi», annuncia il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi prima della riunione tra i sindaci del Pd convocata ieri dal segretario metropolitano Marco Recati. Uno dei pochi sindaci non Pd, Lorenzo Falchi (Sesto, Sinistra Italiana) ha già chiesto a Nardella una riunione ufficiale metropolitana.
«Nessuno mette in discussione il green new deal — dice Federico Ignesti, sindaco di San Piero e Scarperia — ma deve essere garantita la mobilità da e verso il capoluogo, altrimenti sono solo costi per i cittadini». E propone di usare i fondi del Recovery fund «per trasformare la Faentina a idrogeno». Bello, peccato che per passare dal gasolio all’idrogeno ci vogliono più di due anni... «Non si possono non considerare i territori come “esterni”» ribadisce Ignesti. Anche Alessandro Fallani, sindaco di Scandicci, che pure ha la tramvia, chiede a Firenze di riflettere: «Occorre una politica a step e incentivi. Altrimenti il percorso di delocalizzazione dal capoluogo proseguirà». Recati prova a mediare: «Lo “scudo” non è solo divieti, ma parcheggi scambiatori, che ricadranno su altre città come il traffico. Occorre più trasporto pubblico. Accendiamo lo “scudo” ma commisurato alle infrastrutture». L’assessore fiorentino alla Mobilità Stefano Giorgetti ricorda: gli introiti dei ticket dello «scudo» serviranno «per i trasporti pubblici metropolitano». Intanto, Palazzo Vecchio fa una convenzione con il bike sharing per gli universitari: abbonamento a solo 9 euro invece di 24,99.
Mobilità alternativa Intanto Palazzo Vecchio stipula una convenzione con Mobike: per gli studenti universitari l’abbonamento mensile costerà 9 euro invece di 24