Corriere Fiorentino

Ecco come Prandelli allena la squadra Dal divano

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La chiamano «didattica a distanza» ed è diventata l’incubo di alunni, insegnanti e genitori di tutta Italia. Studenti a casa, e insegnanti pure. Connessi, da remoto, con la speranza di riuscire comunque a portare avanti il programma. La scuola, in mezzo a mille difficoltà, ha tentato e sta tentando di adeguarsi a un’emergenza mai vista prima. Del resto, un po’ tutti son dovuti correre ai ripari. Squadre di calcio comprese. E la Fiorentina è soltanto l’ultimo esempio.

La positività di Cesare Prandelli al Covid-19 infatti, ha costretto il mister (e i suoi collaborat­ori) ad adeguarsi in fretta. Del resto il virus non guarda in faccia a nessuno e così, fin dalla giornata di mercoledì, Prandelli ha iniziato il suo personalis­simo «smart working». Un lavoro che non può essere paragonato a quello normale ma che, grazie alla tecnologia, è comunque produttivo. Si parte in mattinata quando il mister, collegato con audio e video chiamate, si collega col suo staff (in primis col suo vice Gabriele Pin) per programmar­e la giornata. Nel frattempo, i giocatori, raggiungon­o gli spogliatoi ed è lì, sempre grazie ai collegamen­ti in conference call, che vengono accolti dal tecnico. Poi, tra campo e palestra, inizia il vero e proprio allenament­o. Ieri mattina, tra l’altro, particolar­mente intenso. Tra lavoro a secco e sul campo infatti, Pezzella e compagni hanno sudato per circa due ore.

Centoventi minuti di fatica sotto lo sguardo costante del mister che sta sì sul divano ma che, grazie a una serie di telecamere installate in diversi

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