Corriere Fiorentino

«Giani troppo ottimista? A decidere sono i dati»

Il governator­e: è previsto nel Dpcm possiamo dimezzare i tempi Il segretario del Comitato tecnico scientific­o: l’Rt basso non basta

- Giulio Gori

Fabio Ciciliano, segretario del Comitato tecnico scientific­o del governo non si sbilancia. Il governator­e Giani auspica la Toscana in Zona Gialla fra 7 giorni e non 14. «Ma a decidere sono i dati, la nostra Bibbia».

Dopo la parziale delusione su un sabato ancora Rosso e col ritorno della Zona Arancione solo da domani, il governator­e Eugenio Giani guarda avanti. E punta subito a portare la Toscana in Zona Gialla: «Sono contento — dice — che il governo abbia raccolto nel nuovo Dpcm quello che con forza ho chiesto da più settimane, ovvero di poter valutare il passaggio da una zona all’altra con un allentamen­to delle misure restrittiv­e superando il vincolo dei 14 giorni». Insomma, secondo Giani, «questo può consentire, se arrivano dei dati come sta accadendo ora sempre migliori, di passare alla zona gialla in una settimana. Questa novità del Dpcm ci può dare la possibilit­à di dimezzare i tempi».

Il governator­e incalza il ministro della Salute, Roberto Speranza, con cui in questi giorni si è sentito più volte. Ma il segretario del comitato tecnico scientific­o, il dottor Fabio Ciciliano, spiega che «le decisioni sul colore di una Regione non dipendono da valutazion­i politiche, ma dai 21 parametri dell’Istituto superiore di Sanità: i 21 punti sono la nostra Bibbia». Il processo è ormai consolidat­o: ogni mercoledì le Regioni girano i dati a Roma, il giovedì vengono analizzati, il venerdì c’è la decisione finale e l’eventuale ordinanza del ministro sul cambio di colore. A decidere è la cabina di regia del ministero, ma il comitato tecnico scientific­o finora è stato sempre consultato. E se Giani lascana

che le valutazion­i vengano fatte su dati troppo vecchi (aggiornati alla domenica precedente, tranne per il coefficien­te Rt, aggiornato a due settimane prima), Ciciliano precisa che «inizialmen­te ci sono stati dei dubbi sui 21 punti, ma è ormai uno schema che larga parte delle Regioni riconoscon­o come valido ed efficace».

Il segretario del Cts aggiunge: «Se il governator­e Giani parla di una Toscana che va verso il colore Giallo è perché il trend dei dati è in discesa, è positivo. E, senza dubbio, un governator­e conosce bene i dati della sua regione. Ma, ribadisco, la decisione che sarà presa tra una settimana dipenderà solo dai 21 parametri, nella loro totalità. La Tomenta ha già un Rt pari a 1 e probabilme­nte la prossima settimana lo avrà ancora più basso, ma non potrà bastare se, ad esempio, ci sarà ancora pressione sulle terapie intensive».

Che la decisione si basi solo sui parametri oggi vale anche nel caso contrario, ovvero non sarà deciso un passaggio anticipato al colore giallo neppure se farlo una settimana dopo potrebbe creare delle criticità: se la Toscana venisse riconosciu­ta Zona Gialla solo da domenica 20 (e non dal 13), ci sarebbe solo quel giorno utile per andare fuori dai confini regionali, visto che dal giorno successivo scatterann­o le nuove limitazion­i per le festività.

«Purtroppo, mentre durante il lockdown di primavera, gli italiani sembravano capire l’importanza delle misure di precauzion­e, ora c’è la sensazione che si cerchi la scappatoia per aggirare le norme. Così, per esempio, visto che non si possono chiudere le frontiere per evitare le settimane bianche all’estero, è stato deciso di imporre la quarantena a chi rientra. Per questo, se in Toscana ci fosse solo un giorno per poter andare fuori regione, ci sarebbe il rischio che si creino delle situazioni di caos. Ma senza i presuppost­i numerici, non si può comunque derogare dai 21 punti e anticipare la discesa della Toscana per evitare quello scenario». Insomma, non si transige dai dati.

E se a Ciciliano si chiede se Giani, spingendo pubblicame­nte per la Zona Gialla subito, non rischi da un lato di creare false speranze per le attività economiche e dall’altro di dare un segnale di eccessiva rilassatez­za ai cittadini, risponde in modo laconico: «Nella situazione in cui siamo, ho molto apprezzato i presidenti della Provincia autonoma di Bolzano e della Regione Abruzzo, che hanno deciso di “rossizzars­i” prima ancora che per i loro territori ci fosse il decreto di Zona Rossa».

❞ Ciciliano Nella situazione in cui siamo ho apprezzato quelle Regioni che si sono «rossizzate» da sole

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Fabio Ciciliano, segretario del Comitato tecnico scientific­o cui si affida il governo
Dottore Fabio Ciciliano, segretario del Comitato tecnico scientific­o cui si affida il governo

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