Michael, 21 anni, ciclista ucciso dal coronavirus
Michael Antonelli era finito in coma per l’incidente alla Firenze-Viareggio
È morto a 21 anni Michal Antonelli, giovane promessa del ciclismo che due anni fa rimase gravemente ferito dopo una caduta alla Firenze-Viareggio. Si stava riprendendo quando ha contratto il virus che se l’è portato via in pochi giorni.
Il mondo del ciclismo è in lutto per la scomparsa di Michael Antonelli, sanmarinese di 21 anni che correva per la Mastromarco Sensi Nibali di Lamporecchio. Morto a causa del Covid all’ospedale di San Marino, dove era stato ricoverato lo scorso 30 novembre, giorno del suo compleanno, per una grave crisi respiratoria.
Il coronavirus l’ha colpito mentre, da due anni, cercava di recuperare da un gravissimo incidente in bicicletta, una caduta in un burrone durante la Firenze-Viareggio del 15 agosto 2018. Nel tratto di discesa che dal Monte Oppio porta a Limestre e S. Marcello Pistoiese una caduta di gruppo provocò il fuoristrada di Michael che cadde nella scarpata battendo la testa. In gravissime condizioni fu ricoverato nel reparto di Terapia intensiva di Careggi, dal quale uscì per essere poi trasportato all’Istituto di Montecatone di Imola, specializzato in lesioni midollari e cerebrali, rimanendo in coma per mesi.
Intorno a lui la madre Marina, il fratello Mattia e i nonni, che lo hanno sempre circondato di attenzioni e affetto. Ma non solo. Tutto il mondo del ciclismo si era mobilitato per quel ragazzo considerato una promessa delle due ruote. Nel marzo del 2019, per sostenerne le cure, lo stesso Vincenzo Nibali, che è cresciuto nella Mastromarco, insieme con Fuglsang, Fernando Gaviria, Matej Mohoric, Peter Sagan, Alejandro Valverde ed Elia Viviani, ha venduto all’asta la propria maglia. Iniziative coordinate dal presidente della squadra, Carlo Franceschi, e dal direttore sportivo, Gabriele Balducci. Sul sito della società, da ieri, si legge: «Quel filo sottile di speranza alla fine si è spezzato […] Tutta la squadra Mastromarco Sensi Nibali si stringe alla famiglia in questo momento di dolore».
Non solo ora, così è stato per tutto questo tempo nel quale Michael aveva recuperato un po’ di autonomia, con lunghi e faticosi cicli di fisioterapia (pure al centro Luce di Santarcangelo), sognando, nonostante la disabilità, di tornare a correre in bicicletta, ma non ha fatto in tempo. Ancora più straziante il saluto della Mastromarco sul proprio profilo Facebook, insieme con i commenti di amici, ciclisti e squadre. Roberto ha scritto: «Sai Michael che dall’altra parte c’è una sorgente da cui zampilla acqua d’amore, sarà l’affetto capace di dissetarti nei chilometri, quelli più duri, che mancano alla tua corsa fino alla linea del traguardo, ora che sei andato in fuga, tutti ci prepariamo a stringerti nell’abbraccio più forte sull’arrivo».
Il Covid ha colpito la famiglia Antonelli in quest’ultima settimana, contagiando la madre Marina, il fratello Mattia e Michael. Per quest’ultimo è stato, quindi, deciso il ricovero a San Marino, ma, nonostante il carattere e la tempra che lo avevano sostenuto in questi 2 anni, il suo fisico provato e debilitato non ha retto alla crisi provocata dal virus. Da quelle foto, col suo sguardo sicuro e fiero in sella alla bici, Michael ammonisce, se ce ne fosse ancora bisogno, di stare in guardia contro questa malattia, che colpisce tutti e annienta i più deboli, a prescindere dall’età. Una canzone recita che «gli eroi son tutti giovani e belli», sarà vero ma fa ancora più male.
Campioni in aiuto Per sostenere le cure si erano mossi anche campioni come Nibali, Sagan e Viviani