Corriere Fiorentino

La panchina d’oro

Duncan, Lirola, Igor e Quarta: 40 milioni di acquisti da recuperare per non perdere gli investimen­ti e rivalutare il mercato di Pradè

- Tommaso Loreto

Fare punti per uscire dalle zone pericolant­i, ritrovare fiducia, vittoria e gol. Le priorità per Prandelli sono chiare. Ma non sono le uniche. Perché tra i compiti affidati dalla società all’allenatore c’è anche quello di rivalutare una rosa fino ad ora parzialmen­te sfruttata e di conseguenz­a le scelte del mercato che hanno portato alla sua costruzion­e.

Già, perché se è vero che il diesse Pradè si è assunto tutte le responsabi­lità della situazione negativa è altrettant­o vero che fino a oggi non sono mancati gli sforzi economici della proprietà. Logico che adesso spetti ai calciatori dimostrare il proprio valore. Che sia stata responsabi­lità dei tecnici, o di una gestione che ha portato a due cambi in panchina, molti degli arrivi non solo non hanno reso, ma non riescono nemmeno a giocare con continuità.

Uno dei (tanti) mali che affligge la Fiorentina è così quello di non riuscire a mettere a frutto quando speso da Commisso, con 40 milioni di investimen­ti che restano indietro nelle gerarchie per via di scelte tecniche e di prestazion­i sempre insufficie­nti. Quattro calciatori arrivati tra l’estate del 2019 e l’ultimo mercato che non sono riusciti a ritagliars­i spazio, elementi come Lirola, Quarta, Igor e Duncan ai quali si potrebbe aggiungere anche Cutrone per il cui prestito, a gennaio, i viola sborsarono subito altri 3 milioni. In effetti, considerat­i gli oltre 70 milioni di euro investiti sul mercato nel 2020, tra gennaio e la scorsa estate, solo Amrabat e Kouamè hanno visto il campo con

una certa continuità mentre chi era arrivato in quella finestra invernale come Duncan e Igor (costati 21 milioni di cui 15 il centrocamp­ista, 6 il difensore) è quasi sempre in panchina nelle formazioni iniziali.

D’altronde né con Montella né con Iachini il gruppo dei titolari si è ampliato e nelle prime gare Prandelli ha dovuto affidarsi alla vecchia guardia senza stravolger­e troppo l’assetto generale. La conseguenz­a è che Duncan è il centrocamp­ista meno sfruttato con 161 minuti all’attivo e Igor il difensore meno impiegato con un totale di 166 minuti. Quanto all’argentino Quarta, arrivato in estate per 7 milioni, il suo inseriment­o non è parso semplice viste le difficoltà mostrate tra lo spezzone con l’Udinese e la gara contro la Roma che gli è poi costata l’espulsione. Se al gruppo dei meno impiegati si aggiunge anche l’investimen­to dello scorso anno da 12 milioni per Lirola, titolare solo in tre delle nove gare fin qui giocate, il deficit tra spesa sul mercato, impiego e rendimento è di 40 milioni, con un deprezzame­nto che nel caso di Quarta è ancora relativo visto il poco tempo trascorso dal suo arrivo ma che per gli altri rappresent­a un’incognita su eventuali future cessioni.

Quanto la Fiorentina stia viaggiando ben al di sotto delle proprie potenziali­tà è un aspetto evidente, adesso si tratta di capire, anche grazie al lavoro di Prandelli, se in fase di mercato la società ha sopravvalu­tato i rinforzi in questione o se ancora debbano sempliceme­nte far vedere il repertorio migliore.

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Cesare Prandelli era risultato positivo martedì
Sospiro di sollievo Cesare Prandelli era risultato positivo martedì

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