«Con Milan e Slavia ci giochiamo tanto Ma siamo pronte»
Tatiana Bonetti tra serie A e Champions
Una settimana di fuoco per la Fiorentina femminile. In pochi giorni, si delineerà il futuro della squadra di mister Cincotta che oggi, alle 12.30, scenderà in campo allo stadio Bozzi di Firenze per affrontare il Milan in campionato, mentre giovedì 10 dicembre esordirà in Champions League nell’andata dei sedicesimi, allo stadio Franchi, contro lo Slavia Praga.
«La squadra — assicura la veterana Tatiana Bonetti — sembra essersi ripresa dal momento buio. Veniamo da una serie di risultati positivi dove abbiamo ritrovato entusiasmo e gioco, ma solo il campo sarà il vero giudice del nostro momento di forma»
Come si preparano due gare così ravvicinate e importanti?
«Sono gare diverse, ma uguali per la mentalità con cui le dobbiamo affrontare. E soprattutto sono due partite fondamentali per capire se siamo cresciute».
Partiamo dal Milan: la Fiorentina, dopo nove giornate, si trova -11 dalla Juve e a -8 dal Milan. È una partita decisiva?
«Vincere vorrebbe dire esserci e restare agganciate ai vertici della classifica. Se dovessimo perdere questa partita, invece, ci allontaneremmo dai nostri sogni ambiziosi».
Passiamo alla Champions: la quarta partecipazione consecutiva in Europa prende il via giovedì 10 dicembre, contro lo Slavia Praga. Si può dire che l’urna è stata abbastanza benevola, quest’anno, con la Fiorentina?
«La speranza era quella di non pescare squadre come quelle che abbiamo affrontato
negli scorsi anni (come Arsenal o Chelsea) e devo dire che stavolta, sulla carta, sembra essere andata meglio. Ma occhio, lo Slavia Praga è un’ottima squadra e, non per niente, ha un buon ranking europeo. Cosa temo? La fisicità delle ceche».
Quante possibilità ha la Fiorentina di passare?
«Impossibile fare un pronostico. Dipenderà dall’approccio alla gara, ma ce la metteremo tutta».
Quanto dispiace giocare in un Franchi deserto?
«Tanto. Sentiamo molto la mancanza dei tifosi e speriamo di poterli riavere sugli spalti al più presto. Senza di loro non è la stessa cosa, ci manca il sostegno e il calore. Giocare al Franchi con i tifosi sarebbe un’altra cosa».
Scelga: un bel gol vittoria contro il Milan o contro lo Slavia Praga?
«Sarebbero entrambi gol importanti, ma se dovessi scegliere preferirei farlo contro lo Slavia Praga, perché la
Champions League ha un fascino diverso e poi il Franchi è uno stadio importante. Anche se quello che conta non è chi segna, ma la vittoria della squadra».
Quale calciatrice potrebbe essere la decisiva nelle due sfide?
«Nel Milan sono pericolose e imprevedibili Giacinti e la spagnola Boquete. Nello Slavia Praga speriamo di non scoprirlo…».