Corriere Fiorentino

Dialoghi teatrali sui «dimenticat­i» della medicina

Nel libro di Donatella Lippi nuova luce su figure come Pacini o Petroncini Ferretti

- Laura Antonini

Dialoghi teatrali che per protagonis­ti hanno figure della storia della medicina. Personaggi del passato dimenticat­i a cui era necessario restituire la voce, o perché vittime di una storiograf­ia di genere o di stereotipi che hanno attraversa­to le pagine della storia.

È il libro Gentili impossibil­i finzioni. Dialoghi teatrali di storia della medicina (Pontecorbo­li), a cura di Donatella Lippi, professore ordinario di Storia della Medicina dell’Università di Firenze con prefazione del rettore Luigi Dei. «La partecipaz­ione al Festival L’Eredità delle Donne, nel 2018 e 2019, durante il quale ho dato ad alcuni personaggi femminili del passato e alcuni spettacoli messi in scena dalla Compagnia delle Seggiole mi hanno convinto a veicolare con un ulteriore mezzo di comunicazi­one quei contenuti», spiega Donatella Lippi.

Basati su una conoscenza approfondi­ta della materia e fedeli alle evidenze acquisite su fonti originali, il volume raccoglie 11 dialoghi/interviste. Alcuni sono originali come quello di Ernestina Paper, medico a Firenze tra fine ‘800 e inizi ‘900, altri propongono citazioni dalle opere del protagonis­ta, come nel caso del toscano Filippo Pacini, che scoprì il vibrione del nel 1854, 30 anni prima di Robert Koch. «Purtroppo, Pacini non divulgò sufficient­emente la sua scoperta e la fama di Koch oscurò a lungo il medico pistoiese, che lavorava a Firenze a Santa Maria Nuova». Tra le pagine, si incontrano non poche figure femminili di cui abbiamo una percezione falsata. «Florence Nightingal­e fondatrice dell’assistenza infermieri­stica, ad esempio celebrata come la compassion­evole Signora con la lampada, in realtà, fu una donna forte e decisa, che aveva impugnato un martello, e non una lampada, per far valere le sue ragioni. Fu un giornalist­a che trasformò il martello, tropvoce po maschile, in una lampada, depauperan­do Florence della sua immagine storica». Oppure, Maria Petroncini Ferretti, la prima chirurga fiorentina. «Correva l’anno 1788 e il Collegio Medico, che aveva il compicoler­a to di esaminare gli aspiranti medici, chirurghi, speziali e ostetriche, si rifiutò perfino di ammetterla all’esame. Ma Maria insisté: fu ammessa, sostenne una prova brillante e fu matricolat­a in chirurgia, venendo così autorizzat­a ad esercitare la profession­e».

Tra i testi, anche il dialogo tra Marsilio Ficino e una giovane dottoressa che ci riconduce all’attualità del Covid-19. «Ficino pubblicò nel 1481 il suo Consilio contro la pestilenti­a. L’opera era intesa come strumento utile per capire, curare e prevenire la peste e tra i suggerimen­ti che proponeva per diminuire il rischio di contrarre la malattia, c’erano proprio il distanziam­ento e le mascherine».

 ??  ?? ● Titolo
«Gentili impossibil­i finzioni. Dialoghi teatrali di storia della medicina» (Pontecorbo­li) Autore
Donatella Lippi
● Titolo «Gentili impossibil­i finzioni. Dialoghi teatrali di storia della medicina» (Pontecorbo­li) Autore Donatella Lippi
 ??  ?? L’immagine Il medico della peste in un disegno del 1656
L’immagine Il medico della peste in un disegno del 1656

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy