«I cantieri fermi mi hanno dato la spinta Ora vendo fiori di carta sul mio negozio online»
«La pandemia ha accelerato un processo già in corso, forse mi ha dato la spinta che cercavo». Cristina Catanese ha 52 anni, e per 30 ha lavorato come architetto a Firenze. Figlia d’arte, ha bazzicato i cantieri fin da piccola. «Ma non ne potevo più: ho dato le dimissioni anche dall’Ordine degli architetti, perché non toglie niente a quello che sono e so fare. Per me sono cambiate le priorità: ho bisogno di una qualità della vita diversa, non può esserci una questione economica su tutto, la responsabilità civile e penale da qui a che campo, avere a che fare con tanti che sottovalutavano il mio lavoro perché “è solo un disegnino”. Il fatto di non potersi muovere col lockdown, coi cantieri fermi, dovevo fare altro, perché le bollette ce l’ho da pagare e mi sono ingegnata con l’ecommerce». Abbandonati progetti e cantieri, Cristina ha aperto il suo negozio on line, Gira e rifrulla, già presente anche su Facebook e Instagram, dove pubblicizza le sue creazioni. «Cancellarmi dall’Ordine — spiega — era necessario anche per poter aprire il negozio on line, perché le regole non lo permettono». Adesso lavora a casa, dove ha allestito il suo laboratorio, sempre sotto lo sguardo vigile di Pessimismo e Fastidio, i suoi due gatti. «Faccio fiori con carta e materiali di recupero — spiega — un fiore comunque richiama qualcosa di bello, e in questo periodo ce n’è bisogno. Ne ho realizzato uno con 150 petali. Ho sempre fatto bricolage, mi divertivo a restaurare mobili con mio padre. Mi piace definirmi una “archi-artigiana”. Ho deciso di concentrarmi sui fiori, poi vedrò. Arrivano anche altri lavori, allestimenti di vetrine, bomboniere, oggetti per un servizio fotografico. Come dico io, la cosa ruzzola piacevolmente».