Luci di speranza
Primi alberi accesi E da oggi installazioni in tutta la città
Il sindaco Nardella ha acceso (con una cerimonia on line) gli abeti di piazza Duomo, Palazzo Vecchio e del Piazzale dando il via ai giorni di festa. Da oggi videomapping e proiezioni in città. Betori scrive ai bambini: «Fate il presepe in case, scuole, ospedali»
«Forse questo sarà un Natale più sentito di altri, perché potremo concentrarci sui sentimenti più profondi: amore, amicizia, solidarietà, fraternità. Abbiamo voluto legare il Natale di Firenze al tema della luce: la luce è speranza e gioia e ci accompagnerà alla fine di questo cammino, per quanto lungo possa essere. Che questo Natale porti luce nelle vostre case, nei vostri pensieri e nei vostri cuori» .
Ieri come da tradizione il sindaco Dario Nardella ha dato il via alle feste, accendendo gli alberi e le luminarie in città. La cerimonia non si è svolta in piazza tra la folla, ma in streaming, il sindaco solo, dal cortile della Dogana di Palazzo Vecchio, e due Babbi della Compagnia di Babbo Natale a fare il conto alla rovescia.
Firenze si veste di luce, per farsi bella e lanciare un messaggio di speranza.
Oltre agli abeti di Palazzo Vecchio, piazza Duomo e piazzale Michelangelo (accesi ieri), ai 50 alberi nei cinque quartieri e alle 150 piante lungo i viali, ci saranno anche quest’anno i tre alberi d’artista, opere d’arte contemporanea firmate da Michelangelo Pistoletto, Mimmo Paladino e Domenico Bianchi, rispettivamente in piazza Gino Bartali, piazza Santo Spirito (oggi alle 17.30) e piazza Santa Maria Novella (dal 15). Da oggi poi, ad accendersi, sarà la città intera, grazie al Firenze Light Festival, intitolato Sight, dalla selva oscura alla luce, in omaggio a Dante. La manifestazione promossa dal Comune di Firenze, organizzata da Mus.e. con la direzione artistica di Sergio Risaliti, fino all’Epifania rivestirà monumenti e palazzi con proiezioni e giochi luminosi. Ponte Vecchio sarà «affrescato» da stralci di versi della Divina Commedia (con voce di Maurizio Lombardi), istallazioni colorate ispirate al Sommo Poeta decoreranno anche Palazzo Medici Riccardi e la Camera di Commercio, scenografie di luci illumineranno Forte Belvedere (per la prima volta), il Museo Novecento, le porte cittadine e altri luoghi. In omaggio alle strutte ospedaliere, tre fasci luminosi partiranno simbolicamente da piazza della Repubblica, dal Battistero e dalla casa di Dante, stagliandosi nel cielo, per una sera durante il festival.
Sul sagrato del Duomo di Firenze è visibile il presepe con statue in terracotta a grandezza naturale, realizzate a mano da una storica fornace dell’Impruneta. Quest’anno alla Sacra Famiglia, si aggiungono una pastorella e due pecorelle, donate all’Opera di Santa Maria del Fiore dall’artigiano Luigi Mariani della fornace Mital. La pastorella, che tiene nelle mani una colomba, è un omaggio alla memoria della moglie morta prematuramente. Il presepe, che rimarrà fino a 6 gennaio (a cau
sa pandemia annullata la tradizione Cavalcata dei Magi prevista per quel giorno), sarà benedetto prima della messa delle 10.30 per l’Immacolata dal Cardinale Giuseppe Betori, che invita tutti i bambini a partecipare all’iniziativa Capannucce in città e a realizzare il presepe nelle loro case, «chiese domestiche», nelle scuole, negli ospedali, nelle case per gli anziani, nelle parrocchie e nei negozi: «Gesù ancora una volta nasce in mezzo agli uomini, portandoci luce e speranza, per dirci che Dio ci ama e non ci lascia soli: il presepe ci aiuta a non dimenticarlo».