Gente in strada ma non nei negozi «Sono giorni neri»
In centro code solo agli ingressi delle grande distribuzione Le botteghe: «Sono giorni neri»
Se domenica — nel primo giorno di riapertura dei negozi — a rovinare una potenziale giornata di vendite ci si è messa la pioggia scrosciante, ieri, nonostante il meteo sia stato molto più clemente e le persone si siano riversate a migliaia nelle strade, le cose non sono andate meglio. Dal centro alla periferia la categoria del commercio, con qualche eccezione, piange miseria e intravede poca luce anche per il futuro.
Nel quadrilatero dello shopping — tra via Tornabuoni, via della Vigna, via Roma, via Calzaiuoli, Por Santa Maria e Calimala — i negozi sono rimasti vuoti e decine di pattuglie dei carabinieri, dei vigili e della polizia hanno controllato
che non si verificassero assembramenti e che tutti indossassero la mascherina. Le uniche code si sono registrate davanti alla Rinascente, a Zara, H&M e Coin, dove per entrare, bisogna superare un check point in cui viene misurata la temperatura e imposta la sanificazione delle mani. Ma i fiorentini più che dedicarsi ai regali di Natale hanno fatto un giro tra le varie attività di abbigliamento e accessori per farsi un’idea rimandando gli acquisti al periodo dei saldi (anche se in tanti, da domenica, hanno già riaperto con notevoli sconti sulla merce). E se Ponte Vecchio ieri era quasi deserto, con alcune botteghe orafe che hanno deciso di rinviare l’apertura alla prossima settimana, tra via Pietrapiana, piazza Sant’Ambrogio e Borgo la Croce si registrava un buon movimento: tante famiglie a passeggio ma con poca voglia di spendere.
Stesso discorso per San Donato (ieri quasi vuoto) e via Gioberti che negli ultimi due giorni è stata presa d’assalto: «Come vedete c’è tanta gente in strada — dice un commerciante — ma sono davvero pochi quelli che entrano per comprare. Speravamo di poter recuperare qualcosina prima dell’Immacolata ma oggi (ieri, ndr) io ho emesso solo tre scontrini. La situazione è davvero nera». Insomma, gli esercenti non trasudano ottimismo e temono che «per paura molti preferiscano servirsi dei siti di e-commerce. Questa pandemia ha completamente cambiato le nostre abitudini, chissà quando gli affari ricominceranno a girare...».
A Gavinana — una delle cinque zone «rosse» dello shopping secondo la Prefettura che ha disposto controlli delle forze dell’ordine per il rispetto delle misure anti contagio — ieri si respirava aria natalizia. Alcuni esercenti di viale Europa però lamentano le limitazioni sugli spostamenti: «Siamo al confine col Comune di Bagno a Ripoli: per noi era una clientela importante». Ma per alcuni non sono mancati segnali incoraggianti: «Se il buongiorno si vede dal mattino — fa gli scongiuri Alessandro Sbolci di “Linea Elle” — La gente ha risposto bene. Stiamo attuando gli sconti del Black friday».
Su riaperture dei negozi e assembranti, ieri il sindaco Dario Nardella ha detto che a Firenze, negli ultimi due giorni, «non si sono registrate criticità, e speriamo che la città continui a reagire in questo modo. Dobbiamo continuare su questa strada». Intanto l’assessore al Welfare Sara Funaro ha ricordato che da ieri «è partito il servizio online per richiedere i buoni spesa. In quattro ore sono arrivate 1.600 domande». I buoni, a differenza della scorsa primavera, saranno erogati in due forme, a scelta del richiedente: cartacea e elettronica.
’assessore Funaro Appena attivato il servizio, abbiamo avuto 1.600 richieste per ricevere i buoni spesa