Corriere Fiorentino

Uccide la moglie a coltellate e tenta di dar fuoco alla casa

Capalbio, l’omicidio dopo una lite nella dependance di una villa. Il sindaco: incredulo

- Alfredo Faetti

Quando i carabinier­i sono entrati nella dependance hanno trovato l’abitazione sottosopra e vicino all’ingresso il corpo della donna ormai senza vita, ferito a morte con più coltellate tra il petto e il basso ventre. A dare l’allarme è stato il marito, ora in stato di arrestato con l’accusa di essere lui l’autore dell’ultimo femminicid­io consumato in Toscana. Un delitto consumato all’apice di una lite scoppiata all’alba di ieri, all’interno di una grande villa nella zona di Pescia Fiorentina, piccola frazione del Comune di Capalbio. «Sono incredulo — dice il sindaco Settimio Bianciardi — Conoscevo entrambi, due grandi lavoratori, due persone riservate e tranquille. Mi domando cosa scatti nella mente delle persone».

Adrian e Madalina Luminita, 39 anni lui e 32 lei, erano persone conosciute a Capalbio. Erano impegnati come custodi di villa Tonci, una lussuosa abitazione lungo via della Speranza, una strada che collega la frazione con Capalbio, nella zona di Poggio alla Pescia. I due vivevano nella dependance della villa, deserta nel momento in cui si sono consumati i fatti, poco dopo l’alba di ieri mattina.

È stato il 39enne a chiamare il 112 intorno alle 7, parlando di una lite. Quando i militari della stazione di Capalbio sono arrivati sul posto, hanno trovato la dependance completame­nte sottosopra e il corpo della donna riverso a terra, non distante dall’ingresso. Anche l’uomo avrebbe riportato dei segni della lite: alcune lievi ferite e una piccola ustione, così è stato trasferito all’ospedale orbetellan­o dai carabinier­i che conducono le indagini, coordinate dal pubblico ministero Valeria Lazzarini, che non escludono, viste le bruciature trovate sulle suppellett­ili e sulla moquette, che il 39enne abbia tentato di dar fuoco all’abitazione dopo il delitto nel tentativo di cancellare le tracce. Ma ogni ipotesi resta aperta, compresa quella secondo cui Luminita avrebbe tentato di togliersi la vita dopo aver ucciso la moglie. Le indagini in questo senso proseguono in attesa che il 39enne venga ascoltato dal magistrato. «La donna l’ho incontrata di recente andando a trovare il proprietar­io della villa per questioni amministra­tive — spiega Bianciardi, visibilmen­te turbato — Una persona gentile e disponibil­e».

A pochi giorni dalla giornata mondiale contro la violenza sulle donne, la Maremma e la Toscana contano quindi un nuovo femminicid­io. Fatto su cui interviene anche il presidente della Regione Eugenio Giani. «Le cronache riportano la terribile morte di una donna trentaduen­ne uccisa a colpi di coltello nella propria abitazione a Capalbio — scrive Giani in un post Facebook — Non finiremo mai di condannare ogni violazione della libertà delle donne impegnando­ci a estirpare il seme della violenza dalla nostra regione educando ad una cultura del rispetto».

Gli fa eco il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo. «Adesso basta — dice Mazzeo — Occorre fermare questa strage silenziosa che avviene sotto i nostri occhi, e il compito primo è di noi uomini: nessuno sarà mai libero finché una donna sarà costretta a vivere nella paura».

Sotto choc Bianciardi: li conosco entrambi, due persone tranquille... mi chiedo cosa scatti nella testa

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A Pescia Fiorentina Adrian Luminita e la moglie Madalina il giorno del matrimonio

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