Sotto le colonne un timido ritorno all’arancione
Chi ricorda quando «Santissima» era ritrovo di fricchettoni, in quegli anni ’90 che oggi, più che lontani, appaiono impensabili? C’era addirittura chi suonava il jambé… Facile rimpiangere, oggi, anche questo, sebbene sia stato, più che il lockdown, un cambio di atteggiamento della città rispetto all’uso degli spazi pubblici, a cancellarlo. Tali epoche tornano tuttavia alla mente: oggi che la piazza è una spianata deserta da tanto tempo, è proprio sotto alle sue colonne che, in un timido «ritorno all’arancione», brulica una prima timida vita: qualcuno si siede, altri parlano, c’è addirittura chi legge (si può?). Viene quasi da chiedersi, alla vista di questa prima trepida fauna, se dopo la pandemia ci ricorderemo che piazze e scalinate furono concepite nella forma che hanno perché la gente potesse starci, ma forse no: forse — questo paiono suggerire gli ultimi mesi — dopo la pandemia le cose che ricorderemo saranno ancora meno.