Corriere Fiorentino

Politici, imprendito­ri, amici e parenti «Groviglio inevitabil­e»

La rete di contatti e conoscenze nelle carte della Procura

- Di Manuela D’Angelo

Nella vicenda della cooperativ­a Serinper, nata nel 2010 con un pugno di dipendenti e poche migliaia di euro in banca, oggi milionaria e con strutture di accoglienz­a in tutta la Toscana, c’è un aspetto che infastidis­ce l’opinione pubblica. Ed è l’intreccio — tutto da dimostrare — tra politici, funzionari pubblici dei servizi sociali e vertici della cooperativ­a. La trasversal­ità della vicenda, che non guarda in faccia alla destra o alla sinistra, in un contesto in cui la politica locale, secondo la Procura, non si faceva scrupoli a chiedere e riceveva piaceri dalla Serinper sulla pelle dei bambini senza famiglia, fa riflettere. Una riflession­e su un sistema malato, che non basa più la sua forza esclusivam­ente sul bacino di voti di un’unica parte politica, ma che ha aggredito la moralità e la credibilit­à di una intera società. Nel silenzio quasi totale del Pd, che vede coinvolti molti suoi esponenti nella vicenda, la deputata dem Martina Nardi parla di un «groviglio di conoscenze e contatti, impossibil­e da evitare in una piccola comunità come quella apuana». «Non mi sconvolge — dice la Nardi — il fatto che tanto la destra, quanto la sinistra avessero rapporti con queste persone. Rivendico certo i ruoli che devono essere ben distinti. I servizi sociali devono tecnicamen­te funzionare a prescinder­e dal sindaco di turno e dalle conoscenze di ciascun funzionari­o. Ma non sempre nelle piccole realtà è tutto bianco o nero».

«Siamo in presenza di una brutta vicenda» ammette il sindaco di Montignoso Gianni Lorenzetti, indagato per aver «aiutato» quelli della Serinper ad evitare una denuncia per abusivismo. «Chiarirò la mia posizione — spiega — ma sono certo di aver fatto il mio dovere di sindaco. Ho cercato di risolvere un problema ad un bravo ragazzo, nato e cresciuto a Montignoso, che stava costruendo una casa di accoglienz­a per la nostra comunità». Velocizzar­e passaggi, avvertire di possibili controlli, sorvolare su piccoli e grandi illeciti: secondo i pm erano anche queste le azioni degli amministra­tori che in

❞ Il sindaco avvocato Difendo un’indagata, ma non è inopportun­o Comunque sia da questa storia la politica ne uscirà con le ossa rotte

pochi anni hanno reso possibile alla Serinper di diventare un monopolio apuano nel campo dell’accoglienz­a. Se ne era accorta, pare, anche la Regione che in più di una occasione aveva chiesto ai Comuni spiegazion­i.

Eppure, infastidis­ce quella foto scattata il 31 ottobre 2019, in cui il presidente Eugenio Giani taglia il nastro dell’ultima nata in casa Serinper, assieme al consiglier­e Pd Giacomo Bugliani (citato nelle carte della Procura perché in quella cooperativ­a fu assunta la sorella), alla direttrice della Casa della Salute della Lunigana, Rosanna Vallelonga (oggi agli arresti domiciliar­i per corruzione) e al sindaco-avvocato di Aulla Roberto Valettini (che della Vallelonga ha assunto la difesa). «Non è opportuno commentare una vicenda su cui la magistratu­ra sta ancora indagando — fanno sapere dallo staff di Giani — A quella inaugurazi­one la Regione era stata ovviamente invitata e di nastri Giani ne ha tagliati parecchi».

Vero è che non c’è un manuale per stabilire cosa è opportuno e cosa no. Ad esempio, il presidente del Consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti che, intercetta­to, chiede di far assumere una giovane politica (oggi effettivam­ente tra i dipendenti della cooperativ­a), non ha ritenuto opportuno sospenders­i dal suo ruolo, come il Consiglio gli aveva «suggerito». Sull’inopportun­ità di assumere determinat­i ruoli ha da dire qualcosa il sindaco Valettini: «Sono un profession­ista — inizia — faccio l’avvocato da oltre 40 anni. Ho rinunciato a tantissime cause che ritenevo incompatib­ili. Ho assunto invece la difesa della Vallelonga perché, dopo aver letto le carte, nella sua difesa non ho trovato inopportun­ità, cosa che sarebbe potuta accadere, invece, se avessi detto sì ad altri due soggetti indagati che mi avevano chiesto assistenza». Valettini poi ammette: «Da questa storia, comunque andrà a finire, credo che la politica ne uscirà con le ossa rotte».

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 ??  ?? Inaugurazi­oni Da sinistra il presidente della cooperativ­a Alessio Zoppi, il sindaco Vallettini, il presidente Eugenio Giani e il consiglier­e regionale Giacomo Bugliani
Inaugurazi­oni Da sinistra il presidente della cooperativ­a Alessio Zoppi, il sindaco Vallettini, il presidente Eugenio Giani e il consiglier­e regionale Giacomo Bugliani
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Sorrisi La direttrice della Società della Salute Rosanna Vallelonga ora agli arresti domiciliar­i con il sindaco di Aulla Roberto Vallettini che la difende come avvocato

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