Undici medici salvano mamma e neonata
Torregalli: parto delicato per un problema alla placenta, in campo un’equipe speciale
È un «gioco di squadra» quello che la settimana scorsa, in una delle sale operatorie dell’ospedale San Giovanni di Dio, ha permesso a un equipe medica di salvare la vita di una donna e della bimba che portava in grembo. Un gioco di squadra perché al difficile e delicato intervento hanno partecipato undici professionisti: ginecologi, anestesista, ostetriche, neonatologo, radiologo e urologo. Tutti guidati dal direttore del reparto, Paola De Carlo.
L’operazione chirurgica, durata alcune ore, si è rivelata particolarmente complessa perché si trattava di intervenire su quello che dall’ospedale di Torregalli viene definito «un impianto anomalo della placenta». A finire sotto i ferri, una donna alla trentacinquesima settimana di gravidanza che ha rischiato seriamente, e fino alla fine dell’intervento, l’asportazione dell’utero. Ma attraverso un catetere che ha bloccato il sanguinamento, permettendo ai medici di intervenire al meglio, la donna, Giulia,non ha subito conseguenze così come la bimba, Anna, nata in un ottimo stato di salute.
«C’è una procedura standard e il personale è in continuo addestramento per affrontare casi come questo — dichiara il direttore Del Carlo — ma sabato tutto il personale è stato davvero eccezionale. Una grande equipe si è mobilitata con estrema professionalità e tutti gli attori sono stati coinvolti in maniera attiva. Benché fossimo rodati su questo tipo di interventi, il caso era particolarmente difficile. Abbiamo messo in campo — aggiunge Del Carlo — anche le competenze degli urologi che sarebbero stati pronti ad intervenire qualora la patologia avesse coinvolto organi extrauterini come la vescica. Non era detto che l’intervento avrebbe avuto questo esito». Quello di sabato scorso è stato l’undicesimo caso trattato da questa equipe medica (il primo è del marzo 2017), confermando il Centro Nascita del San Giovanni di Dio l’unico ospedale dell’Azienda Toscana Centro ad adottare tecniche innovative per quanto riguarda le anomalie della placenta e ad aver salvato tante mamme.
Ora la donna e la neonata, dopo una settimana di osservazione, sono tornate a casa, ma prima di lasciare il reparto di Ginecologia hanno voluto fare una foto ricordo per ricordare quei medici e quelle infermieri che le hanno salvate.
La direttrice di ginecologia La dottoressa Del Carlo: «Caso molto difficile, non era detto che l’intervento avrebbe avuto questo esito»