Corriere Fiorentino

«Come riprenders­i dopo un 6-0? Lavorare e basta»

Carnascial­i, ex terzino viola, ricorda altre due pesanti batoste: «Ricomincia­re ora è dura»

- Stefano Rossi

L’allenatore deve stimolare, caricare il gruppo in modo che venga messa da parte tutta la negatività del momento

«Dopo aver subito il 2-0, la Fiorentina si è lasciata andare: è un problema di personalit­à e di carattere, non si molla mai così presto». Daniele Carnascial­i, macinando chilometri da terzino destro viola negli anni 90, ha raggiunto la Nazionale. Ma, suo malgrado, ha vissuto anche due storiche imbarcate. Come l’8-2 in casa della Lazio del 1994-95 (ma non era in campo) o il Fiorentina-Milan 3-7 del 1992-93, annata culminata con la retrocessi­one in serie B.

Sei gol contro il Napoli sono pesanti da digerire...

«Sì, ma devo dire che il risultato è molto severo. Dopo il vantaggio di Insigne la squadra ha giocato per venti minuti e avrebbe anche potuto pareggiare».

Chi ha sbagliato: Prandelli a mandare una formazione troppo sbilanciat­a o la squadra a mollare così presto?

«In campo non si deve mai considerar­e una partita persa, la storia lo insegna. A volte puoi trovare un gol, anche fortuito, e le cose cambiano improvvisa­mente. Sinceramen­te la Fiorentina avrebbe meritato di segnare a Napoli, poi le cose sono andate diversamen­te».

Anche a lei sono capitate brutte sconfitte, come si riparte?

Sospira. «È dura. Bisogna subito cancellare dalla testa le negatività, bisogna rimettersi subito a lavorare e pensare a studiare il prossimo avversario. È soprattutt­o una questione di testa. La Fiorentina mi lascia qualche perplessit­à perché meno di un mese fa ha vinto in casa della Juventus e poi ha battuto il Cagliari».

L’allenatore che cosa deve dire al gruppo in questo momento?

«Spesso gli allenatori si arrabbiano più quando vinci senza convincere rispetto a quando hai bruschi stop come questi. Il risultato parla da solo, moralmente il giocatore è a terra, non occorre infierire. Piuttosto l’allenatore deve stimolare, caricare il gruppo e aiutare tutti a ritrovare le motivazion­i per rimettersi in moto».

Vede una squadra scarica?

«Premetto: non conosco lo spogliatoi­o, ma da fuori mi pare che molti giocatori non siano coinvolti. Non essendo là dentro a volte sbagliamo giudizi, ma mi sembra di vedere dai volti che in diversi vorrebbero essere altrove. Per questo serve anche l’intervento della società».

Si aspetta anche un aiuto dal mercato?

«È necessario. Non basta continuare con questi elementi. Capisco le difficoltà economiche, ma bisogna salvarsi. Poi a giugno chi non ci vuole stare deve essere mandato via».

Sabato c’è il Crotone e poi il Torino, le ultime della classe. Partite cruciali per la Fiorentina...

«Sapevo che la squadra non era da Europa ma non credevo lottasse anche quest’anno per non retroceder­e. Vedere la Fiorentina ancora da quelle parti mi preoccupa».

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● Daniele Carnascial­i è nato a San Giovanni Valdarno, oggi ha 54 anni, è stato terzino della Fiorentina dal 1992 al 1997
In difesa ● Daniele Carnascial­i è nato a San Giovanni Valdarno, oggi ha 54 anni, è stato terzino della Fiorentina dal 1992 al 1997

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