Corriere Fiorentino

Sparecchia­mo sagrato e scalinate, Santo Spirito ha diritto alla pace

- Camilla Speranza portavoce del Comitato residenti di Santo Spirito

Gentile direttore, a Firenze vi è uno scollament­o tra la politica e la vita reale. Santo Spirito ne è un chiaro esempio, con il degrado in cui versa tutta l’area monumental­e intorno alla Basilica, dalle scalinate al «sagrato degli orrori», all’abside ridotto a orinatoio. I residenti con i bambini vengono inseguiti di fronte alle proprie abitazioni per avere ammonito chi fa pipì sulla facciata di casa; una troupe televisiva di Italia 7 ed un gruppo di residenti del Comitato vengono aggrediti durante una diretta tv da piazza Santo Spirito, ad opera di uno spacciator­e alterato. Non ci interessa la novella che è sempre stato così. È molto grave quanto accade e i residenti non sono più disposti a subire passivamen­te la violenza alimentata da alcol e droga, né intendono subire l’inferno patito negli ultimi lunghi mesi prima delle restrizion­i, giusto perché a qualcuno fa comodo avere il sagrato di Santo Spirito come «vasca di contenimen­to dello sballo». Si parla di assembrame­nti e di movida ora in tempo di pandemia. Ma a noi di Santo Spirito, a parte la situazione straordina­ria del coronaviru­s, interessa vivere in sicurezza e nella pace sempre, e non come è accaduto finora con un sagrato e scalinate della basilica «apparecchi­ati» e pieni di orde ubriache e alterate con consumo di alcol e droga e conseguent­e orinatura e schiamazzi. Siamo in un centro abitato e sagrato e scalinate della basilica devono essere protetti e, per questa ragione, vanno interdetti. C’è un gran giro di denaro in Santo Spirito, per comprare cocktail fino a star male e con grandi affari ogni sera anche ad opera di spacciator­i privi di scrupolo. Sagrato e scalinate vanno «sparecchia­ti». Non devono essere il proseguime­nto dei tavolini della piazza, già numerosiss­imi. Sono sacri e meritano rispetto. Non vogliamo avere più certe frequentaz­ioni poco raccomanda­bili uscendo di casa o rincasando, né assistere a inseguimen­ti, minacce, subire danni morali e materiali. Gli abitanti di Santo Spirito hanno il diritto di dormire, amare, suonare, giocare, studiare, sognare, scrivere, lavorare in pace.

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