A CACCIA DI STORIE CON LE RAGAZZE DI SAN FREDIANO
Si chiamano Giulia e Vittoria e propongono delle passeggiate alternative in città, a partire dall’Oltrarno, il loro cavallo di battaglia. Tra torri, fiume e piazze aneddoti e curiosità grazie all’aiuto della letteratura e del diritto. «Presto un viaggio t
Amiche da una vita, fiorentine di nascita e sanfredianine di adozione. Giulia e Vittoria una laurea in legge la prima e in lettere la seconda hanno lavorato in diversi settori prima di frequentare un corso della Regione per guide turistiche e quindi decidere di unire le forze per dar vita ad un progetto che le permettesse di fare quello che da sempre le appassionava: «andare in cerca di storie e raccontarle a chi, come noi, non può farne a meno». È nata così «Le Ragazze di San Frediano» una vera e propria start up che le vede protagoniste come insolite guide cittadine «pronte a raccogliere e cucire aneddoti e luoghi in itinerari alternativi — raccontano — a partire dalla nostra San Frediano».
Le visite vengono proposte sui loro canali social, Facebook e Instagram ma si svolgono in presenza a piccoli gruppi e hanno la particolarità di raccontare la città di Firenze anche grazie all’aiuto della letteratura e persino del diritto. «Il nostro cavallo di battaglia è la passeggiata in Oltrarno, poi c’è quella nella Firenze medievale da fare col naso all’insù, a caccia di case torri, ripercorrendo le vicende politiche, le congiure, i delitti e gli amori che animarono Firenze ai tempi di Dante; quella lungo l’Arno da ponte a ponte lungo i Lungarni dove raccontiamo anche la forza benefica e distruttrice del fiume, o la passeggiata letteraria sulle orme del Decameron che abbiamo proposto con successo subito il primo lockdown. Guidati dalla lettura delle novelle del Decameron e seguendo i passi di Chichibio, Federigo degli Alberighi, Guido Cavalcanti, Fra’ Cipolla da Santa Maria Novella a Piazza del limbo andiamo scopriamo abitudini, manie, amori, virtù e nefandezze di chi abitava la nostra città». L’originalità delle loro visite oltre che nei percorsi sta nel metodo con cui coinvolgono i piccoli gruppi. «Si tratta di una novità di diffusione dell’arte messa a punto a Parigi dall’associazione culturale Venez et voyez — spiegano — Più che di una guida all’opera d’arte, si tratta di una guida all’osservazione dell’opera stessa. Anche per differenziarci dai classici tour mordi e fuggi che fino allo scorso anno affollavano il centro storico di Firenze abbiamo pensato di puntare tutto sul fattore tempo». Così durante le loro visite Giulia e Vittoria stimolano nei partecipanti un dialogo tra loro e il soggetto della visita in modo da arricchire e rendere partecipi tutti. «Le visite in cui proponiamo questo approccio sono contrassegnate con la sigla “V&V” e solitamente si svolgono in percorsi open air anche se ci piacerebbe poterle portare anche in un museo quando sarà possibile». Nel calendario della primavera di Vittoria e Giulia non mancano novità. In programma un itinerario dandopo
tesco, una passeggiata nel quartiere delle Cure e un ciclo di quattro passeggiate a tema giuridico. «Sono itinerari — spiega Giulia — per raccontare la storia della giustizia fiorentina, attraverso un percorso che si svilupperà nei luoghi in cui, dai tempi della Firenze comunale, risiedevano le magistrature cittadine, venivano celebrati i processi, eseguite le condanne e scontate le pene. Dal percorso dei Malcotenti, i condannati a morte, che si snoda tra le strade di San Ambrogio e Santa Croce ad una visita al Bargello, palazzo simbolo della giustizia fiorentina».