Corriere Fiorentino

Assessori e sindaci avvocati vaccinati Gli altri lavoratori: a noi quando tocca?

Da Firenze a Massa, ecco chi li ha fatti. Amarezza di commercian­ti e autisti

- Di Marzio Fatucchi

La Toscana è seconda in Italia, dietro alla Val d’Aosta, per dosi somministr­ate rispetto a quelle ricevute. Ma aver vaccinato avvocati (e non solo) che sono anche amministra­tori o eletti è diventato un caso politico, dopo che l’assessore regionale all’Agricoltur­a Stefania Saccardi (Italia Viva) ha pubblicato la notizia della sua vaccinazio­ne. Strali da destra, con la Lega indignata: solo che il giorno dopo si scopre che diversi, anche nella Lega, si sono vaccinati perché avvocati. Nel Pd, lo hanno fatto i tre assessori-avvocati della giunta Nardella (Federico Gianassi, Cecilia Del Re, Benedetta Albanese) ma anche Alessandro Martini, insegnante in aspettativ­a. E con una lunga nota, Palazzo Vecchio (dopo l’annuncio di interrogaz­ioni da parte della Lega) parlano di «rischio di deriva populista» che può portare a «pericolose campagne no vax per chi esercita funzioni pubbliche. Gli assessori-avvocati della giunta hanno diritto a vaccinarsi, essendo iscritti all’Ordine e non sospesi, al pari di altri membri di giunte e consigli comunali di ogni colore». E questo è vero: «Certo che mi sono vaccinato — risponde il sindaco di Massa, leghista, Francesco Persiani — mi sento un privilegia­to, da avvocato. Ma basta polemiche: se non l’avessi fatto io non sarebbe andato ad altri». «Me lo farò quando mi toccherà — dice Luigi De Mossi, sindaco di centrodest­ra a Siena — Non voglio passare da privilegia­to, ma non dobbiamo neanche dare l’idea che il vaccino non si debba fare». E sono molti (a destra e a sinistra) gli avvocati-politici vaccinati: assessori (come Margherita Semplici a Pistoia, Fdi)), consiglier­i regionali. Magari, il discrimine era: questi avvocati esercitano ancora presso le sedi giudiziari­e, dove sono partiti i vaccini per proteggerl­e da focolai? Tutti rispondono in qualche modo: sì. «Io, se non avessi esercitato, non me lo sarei fatto» dice però Persiani. Ma perché gli avvocati si sono vaccinati prima di altre categorie?

Nel piano del governo, dopo operatori sanitari, over 80, residenti in Rsa, soggetti fragili, si passa a insegnanti, forze dell’ordine, carceri, poi ai servizi essenziali. E gli operatori giudiziari (magistrati etc) erano entrati tra forze dell’ordine e servizi essenziali (ma c’è una discrezion­alità delle Regioni, hanno deciso in questo senso solo Toscana, Sicilia e Puglia). Scelta che ha portato gli avvocati a chiedere di essere inseriti anche loro per «difendere» dal virus le sedi giudiziari­e. Giampiero Cassi, presidente dell’Ordine degli avvocati di Firenze, difende la scelta: «Nessuno ha protestato perché dopo gli operatori sanitari si è passati a forze dell’ordine e insegnanti: la giustizia è servizio essenziale. E non c’è incompatib­ilità tra essere assessori e avvocati». Non la pensano così altri settori essenziali: «Siamo preoccupat­i — dice Gianluca Mannucci, sindacalis­ta Rsu dell’Ataf — non vogliamo fare polemica ma così non si capisce quando sarà il nostro turno. Siamo servizio essenziale e a contatto con il pubblico». «I dipendenti del commercio — aggiunge Alessandro Gualtieri della Fisascat Cisl — hanno sempre lavorato, al pubblico, all’inizio pure senza protezioni. Vedere che gli avvocati arrivano prima di loro, li ha amareggiat­i». E per i lavoratori del turismo «abbiamo già chiesto alla Regione di attivarsi». La campagna vaccinale intanto va avanti: la prossima settimana saranno distribuit­e altre 33 mila dosi ai medici di famiglia per gli over 80. La campagna è arrivata alle 18 di ieri a 369 mila somministr­azioni e 102 mila persone hanno ricevuto anche il richiamo. Gli over 80 che hanno ricevuto la prima dose (eccetto che nelle Rsa) sono 32.245.

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Benedetta Albanese
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Federico Gianassi
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Francesco Persiani

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