Cecina resta in Rosso, minacce e insulti al sindaco
Proroga decisa insieme alla Regione, Lippi preso di mira sul web. E il centrodestra va in piazza
❞ Queste Zone Colore che cambiano continuamente ci hanno messo in una situazione non facile
È stato il primo sindaco della Toscana a proporre il suo Comune per la Zona Rossa. E venerdì, assieme alla Regione, ha deciso di prorogarla per una settimana. Ma Samuele Lippi non ha trovato il conforto della sua Cecina. Che gli si ribella contro.
L’attacco è doppio: da un lato è stato preso di mira sui social, dall’altro è l’opposizione di centrodestra che prova ad organizzare una manifestazione di protesta per mercoledì. Ma Lippi ribatte: «Capisco l’esasperazione delle persone, ma la situazione è critica, servirebbero misure più dure e più coerenti da parte del governo per rispondere alla pandemia».
Venerdì, assieme alla Regione e alla Prefettura di Livorno, il sindaco ha valutato i dati: nell’ultima settimana l’indice dei nuovi casi positivi su 100.000 abitanti è stato pari a 318, contro una soglia da Zona Rossa di 250. «Siamo il Comune con la situazione peggiore della provincia di Livorno. E purtroppo il trend è in aumento». Così, quando in serata ha annunciato la proroga della Zona Rossa, è stato preso di mira dai commenti dei cecinesi, più di cinquecento, tra chi denuncia che «questa situazione non si regge più» e chi invece chiede: «I bambini che hanno i genitori che vanno a lavoro dove devono andare? Dai nonni? Ma non erano la categoria più a rischio?». Nei commenti molti contestano i numeri, si parla di «dati non trasparenti» e si contesta anche il fatto che lo screening preventivo avrebbe aumentato artificialmente i numeri.
Da parte sua, Lippi spiega di essere stato anche «minacciato» («mi hanno scritto che verranno a cercarmi a casa») e ribatte che i quindici positivi dello screening preventivo (su 3.640 tamponi) sono stati notificati solo venerdì sera, ovvero dopo la decisione sulla Zona Rossa. Il clima a Cecina è pesante. Oltre al centrodestra che, pur con la Zona Rossa, vorrebbe manifestare, sta girando anche l’idea di una email-bombing per investire la casella del governatore Eugenio Giani, con un testo che parla di «protagonismo del sindaco», dell’inesistenza di «focolaio incontrollato» e con i cecinesi che sono trattati come «appestati».
Il sindaco più solo della Toscana, tuttavia, non si sente tale: «L’ordinanza, in accordo col sindaco e il prefetto, è stata firmata da Giani — spiega Lippi — Per me è politicamente importante, mi fa sentire meno solo. Certo è che questa confusione creata dal governo con le Zone Colore che cambiano di continuo non è servita né a mettere noi sindaci in una posizione facile, né a combattere l’epidemia».
Cosa servirebbe? «Un lockdown, breve, ma almeno efficace. Perché l’ospedale di Cecina è già tutto pieno, non entra più uno spillo. La situazione è drammatica».