Corriere Fiorentino

Dal Benevento a Benevento: la strada a ostacoli di Prandelli

Dal Benevento a Benevento: 19 partite dopo Cesare ha ancora le stesse difficoltà del debutto

- di Stefano Rossi

Salvezza Gli auguri di Iachini: «Tifo per la Fiorentina e per lui»

Fiorentina-Benevento dello scorso novembre ha segnato l’inizio della seconda avventura di Cesare Prandelli sulla panchina viola. Un girone dopo gli obiettivi per i quali era stato chiamato ancora non sono stati centrati. Anzi, i viola galleggian­o pericolosa­mente nella zona bassa della classifica. La sfida di domani sarà l’ennesimo scontro diretto, una gara da non fallire soprattutt­o alla luce di un calendario che, strada facendo, diventa sempre più in salita.

L’allenatore ha scelto gli uomini con cui lottare fino alla fine, ma quando è arrivato ha provato ad apportare alcune modifiche poi subito accantonat­e. La prima è stata la difesa a quattro già in quella gara del secondo esordio, esperiment­o durato poco. Da fervente sostenitor­e del gioco sugli esterni, Prandelli aveva provato anche ad inserire Callejon nel ruolo di esterno destro. Là dove a Napoli per anni ha fatto faville. Ma il necessario ritorno al modulo già utilizzato da Iachini lo ha poi spinto a lasciare fuori lo spagnolo per incompatib­ilità tattica.

Il girone infernale che si chiude con il Benevento racchiude tutte le difficoltà e i timori dello spogliatoi­o viola. I numeri sono lì a dimostrarl­o. Su 19 gare, la Fiorentina ha vinto 4 volte. Una soltanto in trasferta, contro la Juventus. I pareggi totali sono 6 mentre le sconfitte 9. In definitiva, sono stati accumulati 18 punti: la media è di 0,95 a partita. Un passo da retrocessi­one che spiega l’attuale classifica. E anche le reti non lasciano spazio a troppe interpreta­zioni. Quelle subite sono 29, durante la gestione Iachini il reparto difensivo si era confermato come uno dei più solidi in coda allo scorso campionato. Sul fronte offensivo, invece, i gol segnati sono 19. Otto di questi portano la firma di Vlahovic. Il più grande merito di Prandelli è proprio questo, aver sgrezzato il diamante serbo. Fino a quella gara di un girone fa, Dusan si alternava con Kouame e Cutrone. Cesare ha scelto lui, tanto che a gennaio Cutrone se n’è andato e l’ivoriano, ritenuto dall’allenatore una seconda punta, finora ha trovato poco spazio. Tra gli altri cambiament­i, Prandelli ha chiesto alla dirigenza di liberare la rosa da quei giocatori scontenti che in allenament­o portavano il malumore, visto che in partita venivano coinvolti poco o niente.

Un girone dopo la Fiorentina si gioca molto a Benevento. Tra i tifosi che sostengono da lontano c’è anche Beppe Iachini, sotto contratto con il club fino a giugno. E, a Tuttomerca­toweb.com che gli ha chiesto se pensa di tornare al posto del traballant­e collega, ha risposto: «Con il presidente Commisso ho mantenuto un ottimo rapporto. Ma non ci penso: tifo per Prandelli e tutta la Fiorentina affinché possa fare bene. Auguro ai viola le migliori fortune». Comunque, dai dirigenti viola non filtra la linea che Prandelli si giochi il posto nella sfida di domani sera. Certo, una vittoria rinsaldere­bbe la sua posizione in questa affannata lotta per la salvezza.

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 ??  ?? Panchina L’avventura bis di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina è cominciata nel novembre scorso (Falcone/LaPresse)
Panchina L’avventura bis di Cesare Prandelli sulla panchina della Fiorentina è cominciata nel novembre scorso (Falcone/LaPresse)

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