AstraZeneca, timori in Toscana
La Regione ritira 12 dosi del lotto sospetto, ma 15 mila erano già state iniettate a febbraio
Dopo i due decessi in Sicilia la Regione su indicazione di Aifa ha ritirato il lotto sospetto del vaccino AstraZeneca. Solo che di quel lotto di dosi ne sono rimaste 12. Le altre 15 mila sono state iniettate sui toscani aventi diritto a febbraio. Tante le chiamate ai centralini di Asl e medici di famiglia di toscani preoccupati per la dose ricevuta ma anche di toscani incerti sul vaccino da fare. Giani: «La campagna non si ferma».
Un lotto di vaccino di AstraZeneca è stato ritirato in via cautelativa, per decisione di Aifa, l’agenzia nazionale del farmaco, dopo una serie di eventi avversi gravi, in particolare due decessi avvenuti in Sicilia, dovute a trombosi potenzialmente correlabili al vaccino. Così, ieri pomeriggio anche la Toscana si è allineata all’indicazione nazionale sospendendo la somministrazione del lotto ABV2856.
Ma si tratta di una partita che ormai è stata quasi esaurita: sono infatti 15.743 le persone che in Toscana hanno ricevuto la prima dose dal lotto sospetto. Mentre le dosi di cui è stata sospesa l’iniezione sono appena 12: 7 erano conservate nei frigoriferi dell’hub di Pian d’Ovile (Siena), 4 a Lucca e 1 in Val di Chiana, tutte con scadenza 31 maggio. Un numero così piccolo non comporta di per sé scossoni nella campagna vaccinale. Il problema da affrontare — oltre a possibili ulteriori decisioni di Aifa su AstraZeneca — riguarda invece le 15.743 persone che si sono già viste somministrare il liquido potenzialmente pericoloso. A dare un parziale sospiro di sollievo alle autorità sanitarie regionali, c’è il fatto che il lotto incriminato è stato utilizzato negli hub toscani dal 14 al 26 febbraio. Quindi sono passati 14 giorni da quando le ultime persone l’hanno ricevuto, ben 26 dalle prime iniezioni. Un tempo non ancora sufficiente a dare garanzie di sicurezza per tutti (una delle persone morte in Sicilia è deceduta 12 giorni dopo la somministrazione), ma adeguato a ritenere che non ci saranno problemi su larga scala. Il sospetto riguarda infatti possibili problemi di coagulazione del sangue dopo l’uso di quel lotto forse contaminato. Ma in altri Paesi europei lo stesso problema sarebbe emerso con lotti diversi. Aifa, assicurando le opportune verifiche, però precisa: «Al momento non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e gli eventi» segnalati.
«I giorni che sono trascorsi rappresentano una buona rassicurazione: la casistica toscana è molto estesa, oltre 15 mila persone senza eventi avversi di rilievo è un dato significativo», dice Renzo Berti, direttore della Prevenzione dell’Asl Centro. Ma i timori ci sono: telefonate preoccupate, da parte delle persone vaccinate col lotto sospetto, sono arrivate ieri ai centralini della Regione, delle Asl, dei medici di famiglia. Ma anche da parte di persone che devono vaccinarsi nei prossimi giorni e che ora sono assalite dai dubbi. La Regione attende le istruzioni di Aifa su come istituire una farmacovigilanza sui vaccinati col lotto sospetto. L’indicazione alle persone interessate è solo quella di sebre.
Il direttore della prevenzione Renzo Berti: «Sono trascorsi molti giorni da quelle iniezioni e questo ci fa stare tranquilli. Non abbiamo ricevuto segnalazioni di problemi»
gnalare alle Asl o ai medici di famiglia eventuali reazioni avverse, come del resto era già avvenuto subito dopo le iniezioni, quando non pochi avevano sviluppato un po’ di febNon sono per ora previste, invece, analisi del sangue di massa per verificare eventuali coagulopatie. «Quando una reazione avversa viene segnalata da un paziente al medico di famiglia o all’Asl, il medico e l’azienda a loro volta la segnalano in uno specifico registro, come disposto da Aifa — spiega Berti — Per questo, se ci fossero state reazioni gravi, sarebbe già emerso».