«Iniezioni a parenti e dosi sprecate, esposto in Procura sui fatti del Mandela»
Torselli (Fratelli d’Italia): «Non crediamo alle spiegazioni dell’Asl»
Sulle dosi di vaccino che sarebbero state somministrate a figli, mogli e amici, oppure buttate via, ieri il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, ha annunciato che nelle prossime ore (forse già questa mattina) presenterà un esposto circostanziato, con tanto di audio e foto scattate all’interno del Mandela Forum, alla Procura di Firenze chiedendo ai magistrati di «accertare la sussistenza di violazioni e omissioni».
La denuncia dell’esponente di Fdi — che ieri ha tenuto una conferenza stampa nel cortile del Palazzo del Pegaso ricostruendo la vicenda attraverso una serie di slide — prende le mosse dal servizio realizzato da Filippo Roma de Le Iene che dovrebbe andare in onda nella puntata di questa sera (ma in rete già ci sono ampie anticipazioni). Torselli, che è stato anche intervistato dalla trasmissione di Italia 1, racconta di aver ricevuto decine di segnalazioni sulle irregolarità nell’hub vaccinale creato al Palasport, e di essercisi recato, «esercitando i miei poteri ispettivi in qualità di Consigliere regionale», per verificare la veridicità «di quelle gravissime accuse».
Nel visitare a fine giornata i box in cui vengono inoculate le dosi, il consigliere avrebbe notato diverse siringhe con il siero AtraZeneca già pronte per l’uso «ma quando abbiamo chiesto che fine avrebbero fatto un operatore sanitario mi ha risposto chiaramente che sarebbero state buttate via. L’Asl afferma che al Mandela Forum non viene sprecata neppure una dose di vaccino. Peccato che un medico, che ho scoperto chiamarsi Galli, mi abbia spiegato che ogni sera vengono gettati via svariati vaccini (un soccorritore della Protezione Civile mi ha detto che nell’ultima settimana ne erano stati buttati più di 30) e che lui stesso aveva vaccinato il figlio, così come un suo collega aveva vaccinato la moglie. Lo stesso medico ha poi invitato me e il mio collaboratore ad essere vaccinati».
In un primo momento l’ Asl aveva rispedito al mittente ogni accusa per poi, ieri, precisare — assicurando che farà «piena chiarezza» — dopo aver ascoltato proprio il dottor Galli, che ha dichiarato: «Ci siamo trovati alla chiusura della sessione con poche dosi di vaccino Moderna avanzate (circa metà flacone). Abbiamo cercato telefonicamente soggetti da vaccinare ma non è stato possibile in quanto non sono arrivate risposte positive e poiché si era in chiusura per non gettare un vaccino nella spazzatura, ho deciso di chiamare mio figlio e vaccinarlo. L’ho fatto personalmente ed ho redatto relativo certificato e l’ho registrato».
In attesa di capire come evolverà, anche giudiziariamente, questa vicenda, il direttore generale dell’Asl Paolo Morello, che ha avviato un’indagine interna ribadisce «che nessuna dose è andata sprecata, che l’eccedenza risulta non superiore all’1% delle vaccinazioni effettuate giornalmente e che sono sempre salvaguardati i cittadini facenti parte delle categorie previste. Quindi anche nella circostanza di dosi eccedenti l’obiettivo è di somministrarle agli aventi diritto».
La replica «Nessuna fiala in eccedenza è stata buttata via. Un medico che non ha trovato i riservisti, per non gettarla ha vaccinato il figlio»