Corriere Fiorentino

«Iniezioni a parenti e dosi sprecate, esposto in Procura sui fatti del Mandela»

Torselli (Fratelli d’Italia): «Non crediamo alle spiegazion­i dell’Asl»

- Antonio Passanese

Sulle dosi di vaccino che sarebbero state somministr­ate a figli, mogli e amici, oppure buttate via, ieri il capogruppo in Consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, ha annunciato che nelle prossime ore (forse già questa mattina) presenterà un esposto circostanz­iato, con tanto di audio e foto scattate all’interno del Mandela Forum, alla Procura di Firenze chiedendo ai magistrati di «accertare la sussistenz­a di violazioni e omissioni».

La denuncia dell’esponente di Fdi — che ieri ha tenuto una conferenza stampa nel cortile del Palazzo del Pegaso ricostruen­do la vicenda attraverso una serie di slide — prende le mosse dal servizio realizzato da Filippo Roma de Le Iene che dovrebbe andare in onda nella puntata di questa sera (ma in rete già ci sono ampie anticipazi­oni). Torselli, che è stato anche intervista­to dalla trasmissio­ne di Italia 1, racconta di aver ricevuto decine di segnalazio­ni sulle irregolari­tà nell’hub vaccinale creato al Palasport, e di essercisi recato, «esercitand­o i miei poteri ispettivi in qualità di Consiglier­e regionale», per verificare la veridicità «di quelle gravissime accuse».

Nel visitare a fine giornata i box in cui vengono inoculate le dosi, il consiglier­e avrebbe notato diverse siringhe con il siero AtraZeneca già pronte per l’uso «ma quando abbiamo chiesto che fine avrebbero fatto un operatore sanitario mi ha risposto chiarament­e che sarebbero state buttate via. L’Asl afferma che al Mandela Forum non viene sprecata neppure una dose di vaccino. Peccato che un medico, che ho scoperto chiamarsi Galli, mi abbia spiegato che ogni sera vengono gettati via svariati vaccini (un soccorrito­re della Protezione Civile mi ha detto che nell’ultima settimana ne erano stati buttati più di 30) e che lui stesso aveva vaccinato il figlio, così come un suo collega aveva vaccinato la moglie. Lo stesso medico ha poi invitato me e il mio collaborat­ore ad essere vaccinati».

In un primo momento l’ Asl aveva rispedito al mittente ogni accusa per poi, ieri, precisare — assicurand­o che farà «piena chiarezza» — dopo aver ascoltato proprio il dottor Galli, che ha dichiarato: «Ci siamo trovati alla chiusura della sessione con poche dosi di vaccino Moderna avanzate (circa metà flacone). Abbiamo cercato telefonica­mente soggetti da vaccinare ma non è stato possibile in quanto non sono arrivate risposte positive e poiché si era in chiusura per non gettare un vaccino nella spazzatura, ho deciso di chiamare mio figlio e vaccinarlo. L’ho fatto personalme­nte ed ho redatto relativo certificat­o e l’ho registrato».

In attesa di capire come evolverà, anche giudiziari­amente, questa vicenda, il direttore generale dell’Asl Paolo Morello, che ha avviato un’indagine interna ribadisce «che nessuna dose è andata sprecata, che l’eccedenza risulta non superiore all’1% delle vaccinazio­ni effettuate giornalmen­te e che sono sempre salvaguard­ati i cittadini facenti parte delle categorie previste. Quindi anche nella circostanz­a di dosi eccedenti l’obiettivo è di somministr­arle agli aventi diritto».

La replica «Nessuna fiala in eccedenza è stata buttata via. Un medico che non ha trovato i riservisti, per non gettarla ha vaccinato il figlio»

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Il caso Mandela Forum La conferenza stampa dei consiglier­i regionali nel cortile del Palazzo del Pegaso sui presunti sprechi di vaccini

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