Corsa alle donazioni per i mufloni, che dividono
Tante chiamate all’associazione che vuole portarli sulle Apuane, ma c’è chi è contrario
Mentre il parco delle Apuane, con i suoi tecnici, sta cercando di capire se 40 mufloni dell’Isola del Giglio possano essere trasferiti a nord del Parco, senza creare lo stravolgimento di quell’ecosistema, Gianluca Briccolani, esponente del Cai Firenze e referente del progetto (presto associazione) «L’Altezza della libertà», ha già raccolto 750 euro per mettere in pratica l’idea del loro trasferimento.
La proposta di Briccolani, inviata sia al presidente della Regione, Eugenio Giani, che al presidente del Parco, Alberto Putamorsi, è tutt’altro che una provocazione: «Siamo convinti che 40 mufloni, che rischiano l’abbattimento al Giglio, possano vivere sulle Apuane, dove esiste già una colonia nella parte meridionale del Parco. Ci siamo offerti di adottarli, pagando il loro trasferimento dal Giglio al Parco e ho già ricevuto numerose manifestazioni di supporto e 750 euro di donazioni che, ovviamente, se non potranno essere usati per i mufloni verranno devoluti in beneficenza».
«Saremo ben lieti di accogliere e salvare nuovi animali previa verifica degli impatti ambientali» aveva dichiarato il presidente del Parco Putamorsi, prima che la proposta di Briccolani avesse aperto un acceso dibattito tra tecnici. Dibattito che poi ieri il presidente ha stoppato, per evitare nuove polemiche, in attesa di uno studio, che possa supportare o meno l’idea del trasferimento. Qualche indiscrezione, però, su come la pensano i tecnici del Parco è già trapelata: sarebbe, secondo qualcuno, un danno enorme dal punto di visto naturalistico, pericoloso per l’intero ecosistema. «Ero quasi certo di questa risposta — conclude Briccolani — 40 mufloni non possono arrivare, ma dell’impatto sull’ecosistema di ruspe, caterpillar e cave di marmo non interessare a nessuno».