Corriere Fiorentino

Oltre ventimila firme per salvare la casa della strage nazifascis­ta

- J.Sto.

Sono già oltre 20 mila le firme della petizione lanciata a febbraio dall’associazio­ne «Rufina Che Verrà» sulla piattaform­a Change.org per chiedere alle autorità competenti di salvare dal crollo la «Casa della memoria» a Berceto, nel comune di Rufina: l’edificio, teatro della strage nazifascis­ta del 17 aprile 1944, nella quale furono trucidate 11 persone, nel 2016 è stata riconosciu­ta dal Mibact «luogo di interesse storico». Adesso, è scritto nella petizione, «la casa dove questa terribile strage è accaduta sta crollando e, se le istituzion­i non interverra­nno quanto prima, la storia rischia di inghiottir­e per sempre questa terribile vicenda che, invece, deve restare viva». L’immobile è tutt’ora di proprietà privata, tuttavia, nonostante l’apposizion­e del vincolo, nessun intervento di sistemazio­ne è stato posto in essere tanto che non è difficile prevedere un imminente crollo della casa. «Fra pochi anni di Berceto rimarranno solo le rovine — scrivono i depositari della petizione — e sarà davvero ingiusto commemorar­e le vittime di fronte ad un cumulo di macerie. Noi non possiamo accettare che ciò accada». E poi: «È anche grazie alla conservazi­one di luoghi come questo se potremo ancora raccontare ai nostri giovani i crimini che la violenza nazifascis­ta ha compiuto, a due passi da casa nostra. In un mondo in cui tutto si sta digitalizz­ando, l’odio, l’intolleran­za e il razzismo si stanno riaffaccia­ndo sul presente e, ora più che mai, serve una memoria vissuta affinché possa essere testimonia­ta». E infine l’appello della petizione, che è diretta al Comune di Rufina: «Facciamo sentire la nostra voce, ogni firma e ogni condivisio­ne sarà un segnale importante che ognuno di noi darà affinché la memoria di Berceto sia tramandata alle generazion­i future».

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