Corriere Fiorentino

Misericord­ie contro Giani «Meno proclami, più fatti»

La lettera del presidente Ceccherini: «Duemila volontari al fronte senza la vaccinazio­ne»

- Jacopo Storni

La lettera, dai toni molto duri, porta la firma di Andrea Ceccherini, presidente del Coordiname­nto Misericord­ie dell’Area fiorentina. «I fatti si discostano di gran lunga dai proclami di Giani, abbiamo duemila volontari che ancora non sono stati vaccinati».

❞ Si proceda in fretta o dovremo fare i conti con una drastica riduzione dei servizi con gravi ripercussi­oni per tutti

Sono stati, e sono, uno dei pilastri della battaglia contro il Covid, per fare i tamponi, ad esempio, e nell’assistenza ai più fragili. E ora alzano la voce, attaccando la Regione con parole dure. «Meno proclami, più concretezz­a», scrive il Coordiname­nto delle Misericord­ie dell’area fiorentina in una lettera aperta firmata dal suo presidente Andrea Ceccherini. «Se è vero che la Toscana è una della Regioni più organizzat­e per la distribuzi­one dei vaccini, con un piano che mira a tutelare anche le categorie più deboli, come apprendiam­o dalle principali testate giornalist­iche, non posal siamo però denunciare alcuni fatti concreti che discostano di gran lunga i proclami del Governator­e Eugenio Giani. Abbiamo oltre duemila volontari afferenti alle quarantatr­é Misericord­ie del Coordiname­nto ancora in attesa, da gennaio, della prima dose vaccinale».

E non si tratta, secondo Ceccherini, di volontari qualsiasi, ma di quelli in prima linea nell’emergenza Covid, che adesso starebbero «minacciand­o» la dirigenza delle Misericord­ie di smettere di prestare il loro servizio perché non si sentono tutelati in quanto non ancora sottoposti vaccino. «Parliamo di volontari — hanno spiegato dalle Misericord­ie — che ogni giorno prestano servizio per la comunità: emergenza/urgenza, l’emergenza Covid: operatori di ambulanze, autisti di mezzi speciali per il trasporto di anziani e persone fragili, operatori di primo soccorso». Dopo le critiche, parte un vero e proprio appello alla Regione: «Facciamo appello a tutti i soggetti coinvolti, che governano i processi decisional­i, affinché si possa velocement­e procedere alla vaccinazio­ne di tutti i volontari impegnati nel soccorso perché in difetto ci troveremmo a fare i conti con una drastica riduzione degli stessi con grave ripercussi­one sull’intera organizzaz­ione dei servizi che non saremmo più in grado di garantire». E ancora: «Questi volontari si sentono in questo momento dimenticat­i dalle autorità governativ­e, volontari che però in questo periodo difficile hanno profuso impegno, carità e solidariet­à senza mai fare un passo indietro». Secondo Ceccherini «è incomprens­ibile che si vaccinino categorie come gli avvocati e i medici in pensione se poi si lasciano indietro quelli in prima linea nel comparto sanitario come i volontari delle nostre Misericord­ie» i cui nomi, assicura, «sono inseriti dentro il database della Centrale del 118 della Toscana e per questo avrebbero diritto al vaccino di default».

A chiedere di essere vaccinati sono anche i dipendenti delle aziende del servizio pubblico locale, attraverso una lettera del presidente di Confserviz­i Cispel Alfredo De Girolamo. Si tratta di circa 20 mila lavoratori tra addetti ai rifiuti, autisti di bus, tram e treni, operatori di acqua e gas, farmacisti e altri.

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Presidente Andrea Ceccherini
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Il presidente Andrea Ceccherini
Area fiorentina Il presidente Andrea Ceccherini

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