Concorsi e favori «Capito? Uno deve essere di sistema»
Le telefonate fra i prof su Careggi. La Procura: cosa pubblica gestita come propria
L’inchiesta sull’Università Per l’accusa al centro c’è il rettore
Un sistema per pilotare i concorsi a Medicina con logiche di «baratto». Questa l’accusa contestata dalla Procura ai docenti accusati di associazione per delinquere. È il rettore Luigi Dei, secondo le accuse, il perno intorno a cui ruota il sistema. In un’intercettazione del maggio 2018 il rettore informa il prorettore Paolo Bechi
che il colloquio con Angelo Raffaele De Gaudio, direttore del dipartimento di anestesia, e Pierangelo Geppetti, docente di farmacologia, era andato bene e che i due avevano capito che dovevano allinearsi: «Hanno capito che non devono fare tranelli, mi sembra che l’abbiano capito che quella operazione la devono fare e zitti. E se no, che si vuole davvero la botte piena e la moglie ubriaca! Si prenderanno degli accordi».
«Allora Houston abbiamo un problema. Alla Tomberli è arrivato il tempo indeterminato assunzione a Careggi» annuncia al telefono senza sapere di essere intercettato il professor Niccolò Marchionni (direttore del dipartimento universitario cardio toracico) a Corrado Poggesi, direttore del dipartimento di medicina sperimentale, «Come faccio a dirle lascia perdere e fai il concorso di ricercatore di tipo A?». Marchionni ha appena scoperto che la dottoressa Benedetta Tomberli, assegnista di ricerca e tra i candidati favoriti al concorso di ricercatore, ha ottenuto una chiamata da Estar per un posto a tempo indeterminato. Al centro di tutto vi è il concorso per ricercatore in medicina interna bandito nel giugno 2020. Marchionni non si perde d’animo e induce la ricercatrice a non partecipare al concorso in cambio della promessa di un’agevolazione della carriera. Illustra a Poggesi il suo piano: «Mi viene questa fantasia facciamo l’ipotesi che ci fosse solo la sua domanda... lei non si presenta. Il concorso va deserto e il concorso può essere ribandito e si recupera una di Ungar (anche lui indagato, ndr) che tra l’altro è una molto brava. Ti piace l’idea?». L’idea piace a Poggesi: «Se ci fosse solo lei sarebbe grande.
Se c’è qualcun altro bisogna vedere».
Marchionni contatta anche il direttore generale di Careggi Damone per portare a temine il piano: «L’ho campata a borse di studio, ha un ottimo curriculum ed è molto produttiva». E parlando con lei il prof dice: «Mi piacerebbe un mare sapere che tra 5 anni sei la professoressa Tomberli».
«Uno deve essere di sistema capito? Non è che puoi fare solamente le cose che ti fanno comodo», era il monito del professor Marco Carini quando si discuteva di cattedre.
«Il dato più significativo — si legge nella richiesta di misura interdittiva per 8 professori — è l’esistenza di un centro di potere che gestisce la cosa pubblica come se fosse cosa propria, come se tutto quel che riguarda la vita universitaria debba essere gestito con scambi di favori, nell’occupazione di posti di ricercatore e di professore ordinario e associato. A questo deve aggiungersi la sicumera di impunità degli indagati che hanno agito con dispregio delle regole di legalità, nonostante la consapevolezza di investigazioni in atto».
❞ Dei Mi sembra che abbiano capito che quella operazione la devono fare e zitti E se no...
❞ Marchionni Se lei non si presenta il concorso va deserto, può essere ribandito e si recupera una di Ungar