Viola oggi a Benevento, Prandelli si gioca anche la panchina
Oggi a Benevento per scacciare le voci di un esonero: «Un pensiero che mette solo ansia e confusione»
Faccia al vento, almeno nelle intenzioni di Cesare Prandelli. È così che vuole giocarsi lo scontro salvezza contro il Benevento. La Fiorentina, dopo il pareggio in extremis contro il Parma, deve portare a casa qualcosa di più per dare ossigeno alla classifica. «Il senso della partita c’è, i giocatori sono consapevoli che affronteremo una squadra che ha nostri punti e lotta per non retrocedere».
Alla vigilia l’allenatore viola preme sui concetti di concentrazione e sul desiderio di rivalsa rispetto a un recente passato troppo brutto per essere vero. «Non abbiamo paura, la pressione fa parte del nostro lavoro e dobbiamo accettarla, metabolizzarla e trasformarla in pensiero positivo» aggiunge l’allenatore. Evasivo, invece, sul suo futuro che potrebbe dipendere dall’esito di questa partita: «In questo momento penso solo alla partita, tanti pensieri ti mettono confusione e ansia. Alla fine della gara vedremo, ma ora non posso pensare ad altro».
Adesso è chiaro quali saranno le concorrenti nello sprint finale verso la salvezza. «Dai 30 punti in già lotteranno tutti, oggi la parola tranquillità per noi non esiste» ha spiegato ancora. Un girone dopo il suo ritorno a Firenze, Cesare fa i conti col passato glorioso e un presente opposto. «Noi siamo giudicati dai risultati, tutto può essere discusso tutto. Puoi essere bravo un giorno e poi diventare subito un incapace. I risultati son quelli che sono, ma penso solo alla partita».
Dopo alcune settimane con qualche infortunio di troppo, la Fiorentina ha recuperato diversi acciaccati: mancheranno solo Kokorin e Amrabat, uscito nella gara contro il Parma per un improvviso fastidio alla schiena. Non ci sarà. A metà campo le scelte sono obbligate, con Pulgar ci saranno Bonaventura e Castrovilli al rientro dopo lo stop. In panchina tornerà Kouame, anche lui ha smaltiti i guai fisici, e con Vlahovic farà coppia Ribéry. «Franck è un valore aggiunto perché ha personalità ed esperienza. Conosce i tempi di gioco, sa velocizzare e rallentare il gioco. È un leader, quando ci sono partite importanti, quelli come lui prendono in mano la squadra». A differenza delle concorrenti, solo Prandelli può puntare su un campione di primo rango.
Il Benevento di Inzaghi, per una fetta di stagione, era considerato la sorpresa del campionato. Strada facendo ha rallentato il passo, adesso è a caccia di punto. «Inzaghi è preparato, dà motivazioni come faceva da giocatore. Per come lo conosco è uno che pensa al calcio sette giorni su sette, ha esaltato le caratteristiche della rosa». A Cesare il compito di fargli uno sgambetto ma soprattutto superarlo in classifica.