Corriere Fiorentino

Santo Spirito, scalinate libere per salvare i posti auto

Il cordone prima dei gradoni avrebbe compromess­o la sosta. I residenti: ma così non serve

- Antonio Passanese

Sagrato chiuso ma scalinate accessibil­i. Il giorno dopo la riunione tra il coordiname­nto dei residenti dell’Oltrarno, la vicesindac­a Alessia Bettini e i tecnici, l’amministra­zione conferma che a essere interdetto sarà solo lo spazio antistante la basilica di Santo Spirito e non gli scalini, dove però solitament­e si raduno fino all’alba decine e decine di giovani a bere e mangiare .

Palazzo Vecchio fa comunque sapere che «delle azioni che verranno intraprese per riqualific­are la piazza e la zona circostant­e ne sarà valutata via via l’efficacia per poter eventualme­nte, in una fase successiva, riequilibr­are gli interventi». Per poi specificar­e che il cordone verrà poInfine, sizionato sul primo gradino superiore del sagrato perché diversamen­te avrebbe impattato sul parcheggio di via del Presto di San Martino, cosa che «compromett­erebbe la sosta con la perdita di qualche posto auto». Per il coordiname­nto «lasciare gli scalini accessibil­i non farà altro che spostare di qualche metro il problema».

Per quanto riguarda invece il cordone, modello Duomo, che cingerà la basilica si registra una forte spaccatura tra i residenti. La maggior parte di loro sembra orientata sulle posizioni del Comune: «Ne abbiamo provate tante, proviamo anche questa e vediamo cosa accade. Se, con l’aiuto di un presidio fisso, si riuscirà a risolvere il problema della malamovida, degli schiamazzi fino all’alba e del degrado, a noi va bene. Se il cordone dovesse risultare un flop allora torneremo alla carica». Altri, invece, continuano a chiedere con insistenza la cancellata «perché la cordonatur­a del sagrato non risolverà nulla. Per questo abbiamo donato all’amministra­zione il nostro progetto sul cancello nella speranza che lo prenda in consideraz­ione».

Ma c’è chi dice sì «Proviamo anche questa e intanto vediamo se funziona almeno per il sagrato»

nel piano presentato ai residenti e ai comitati dalla vicesindac­a Bettini ci sono anche ceppi di cemento e catene da inserire tra via dei Coverelli e via del Presto di San Martino, nell’angolo in cui quotidiana­mente i frequentat­ori della piazza fanno i propri bisogni nascosti tra le auto parcheggia­te abusivamen­te e nascosti dall’oscurità (e per questo verranno implementa­te le luci della zona): «Serviranno a poco — si arrabbia Jacopo, che ha tutte le finestre di casa che affacciano sulla “toilette” — Non credo che un ceppo e una catena possano porre fine a un problema che ormai va avanti da anni».

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Gruppi Le scalinate di Santo Spirito durante la movida

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