Santo Spirito, scalinate libere per salvare i posti auto
Il cordone prima dei gradoni avrebbe compromesso la sosta. I residenti: ma così non serve
Sagrato chiuso ma scalinate accessibili. Il giorno dopo la riunione tra il coordinamento dei residenti dell’Oltrarno, la vicesindaca Alessia Bettini e i tecnici, l’amministrazione conferma che a essere interdetto sarà solo lo spazio antistante la basilica di Santo Spirito e non gli scalini, dove però solitamente si raduno fino all’alba decine e decine di giovani a bere e mangiare .
Palazzo Vecchio fa comunque sapere che «delle azioni che verranno intraprese per riqualificare la piazza e la zona circostante ne sarà valutata via via l’efficacia per poter eventualmente, in una fase successiva, riequilibrare gli interventi». Per poi specificare che il cordone verrà poInfine, sizionato sul primo gradino superiore del sagrato perché diversamente avrebbe impattato sul parcheggio di via del Presto di San Martino, cosa che «comprometterebbe la sosta con la perdita di qualche posto auto». Per il coordinamento «lasciare gli scalini accessibili non farà altro che spostare di qualche metro il problema».
Per quanto riguarda invece il cordone, modello Duomo, che cingerà la basilica si registra una forte spaccatura tra i residenti. La maggior parte di loro sembra orientata sulle posizioni del Comune: «Ne abbiamo provate tante, proviamo anche questa e vediamo cosa accade. Se, con l’aiuto di un presidio fisso, si riuscirà a risolvere il problema della malamovida, degli schiamazzi fino all’alba e del degrado, a noi va bene. Se il cordone dovesse risultare un flop allora torneremo alla carica». Altri, invece, continuano a chiedere con insistenza la cancellata «perché la cordonatura del sagrato non risolverà nulla. Per questo abbiamo donato all’amministrazione il nostro progetto sul cancello nella speranza che lo prenda in considerazione».
Ma c’è chi dice sì «Proviamo anche questa e intanto vediamo se funziona almeno per il sagrato»
nel piano presentato ai residenti e ai comitati dalla vicesindaca Bettini ci sono anche ceppi di cemento e catene da inserire tra via dei Coverelli e via del Presto di San Martino, nell’angolo in cui quotidianamente i frequentatori della piazza fanno i propri bisogni nascosti tra le auto parcheggiate abusivamente e nascosti dall’oscurità (e per questo verranno implementate le luci della zona): «Serviranno a poco — si arrabbia Jacopo, che ha tutte le finestre di casa che affacciano sulla “toilette” — Non credo che un ceppo e una catena possano porre fine a un problema che ormai va avanti da anni».