Vlahovic si fa in tre La Fiorentina in quattro
Un tripletta di Vlhaovic nel primo tempo assicura la vittoria alla Fiorentina. Prandelli: «Sono stanco»
Era una partita da vincere a tutti i costi e la Fiorentina lo ha fatto con grande personalità: tripletta di Dusan Vlahovic nel primo tempo e gol di Eysseric nella ripresa. Migliora la classifica ma a fine partita Prandelli si sfoga. «Sono felicissimo per i ragazzi, ma io sono molto stanco».
Nel mezzo del cammin della sua (seconda) vita in viola, Cesare Prandelli (forse) ha ritrovato la diritta via. Gioco, gol e tre punti. Impossibile per il mister, che ieri chiudeva il suo girone sulla panchina della Fiorentina, chiedere di più alla trasferta di Benevento. Servivano risposte e le ha avute. Doveva delle risposte (anche per salvare il posto) e le ha date. Nel momento più complesso e nella partita probabilmente più importante. «Sono molto stanco dentro e vuoto. Felicissimo per i giocatori e per la società ma sono davvero molto stanco», lo sfogo a fine partita dell’allenatore. E ancora. «Per il futuro servirà un progetto tecnico, ma ora siamo arroccati, facendo gruppo tra di noi, per questo sono contento».
Bastano queste parole, per capire quanto pesasse la gara di ieri. E bastava guardare la classifica. Stessi punti, al fischio d’inizio e stesse paure. Per questo, l’1-4 di ieri, vale doppio. E pensare che, vedendo la formazione, c’era il rischio di vedere una Fiorentina ancor più prudente del solito. Ma poi si sa. Conta l’atteggiamento e, ieri, s’è visto quello giusto.
Al posto di Biraghi per tornare alla teorica prudenza, c’era Venuti. Una scelta che il mancino ex Inter pare non aver gradito tanto da non essere andato nemmeno in panchina. «Colpa di una botta al piede», la versione della società. A destra, invece, si è rivisto Caceres. Un difensore puro. E poi Eysseric, e non Castrovilli,
in mezzo al campo assieme a Bonaventura e Pulgar. Per il resto, tutto come previsioni della vigilia. Ribéry compreso, alle spalle di Vlahovic. Pronti via e il serbo (proprio su servizio del francese) ha ritrovato il gol. Il decimo, in campionato. Sono stati loro due mente e braccio della Fiorentina. Anche lo 0-2 infatti (altro timbro di Dusan) è venuto da un calcio d’angolo conquistato al termine di un’azione interamente gestita da FR7. È lui, l’uomo in più.
Soprattutto in queste partite. Questione di qualità e di personalità. La stessa che, anche nei momenti più difficili, non è mai mancata al gioiellino serbo. E la perla dello 0-3,