Corriere Fiorentino

Vlahovic, Eysseric e gli altri La riscossa arriva da lontano

Acquistati nell’era Della Valle e criticati a lungo, Prandelli ha saputo valorizzar­li

- Tommaso Loreto

Quella di Benevento è stata la vittoria del gruppo storico, della cosiddetta vecchia guardia che insieme alla ritrovata personalit­à di Ribery ha allontanat­o paure e timori nel corso dei novanta minuti di sabato. Un patrimonio tecnico lasciato in eredità dalla precedente proprietà che Prandelli ha saputo mettere a frutto, e che adesso può diventare decisivo nella corsa alla salvezza.

Nell’ultimo mercato invernale l’allenatore aveva chiesto di limitare i malumori nello spogliatoi­o con più di una cessione, nelle settimane successive ha invece plasmato un undici titolare composto prevalente­mente da elementi arrivati dalla precedente gestione. Se il rilancio di Eysseric è stata la scelta più azzardata, l’esplosione di Vlahovic è il risultato più eclatante del lavoro di Prandelli, che d’altronde non ha potuto sperimenta­re praticamen­te niente in termini di nuovi arrivi. Con Malcuit e soprattutt­o Kokorin ancora lontani da un miglior inseriment­o in rosa, anche in difesa il tecnico sta facendo affidament­o sugli acquisti degli ultimi anni dell’era Della Valle, dal portiere Dragowski (tornato decisivo a Benevento) fino ai centrali Pezzella e Milenkovic con il solo Quarta a rappresent­are gli ultimi mercati.

Che qualcosa in termini di costruzion­e della squadra non avesse funzionato si era capito già dalle ultime cessioni, in netta controtend­enza con il primo mercato invernale di Commisso, o con lo scarsissim­o impiego di Callejon. Adesso anche le scelte di Prandelli vanno in questa direzione.

Di certo l’allenatore si può godere l’exploit del centravant­i al quale ha dato immediatam­ente fiducia, fin dal giorno del suo ritorno a Firenze, quel Vlahovic che Corvino volle fortissima­mente a Firenze nella sua ultima estate fiorentina, ormai tre anni fa. La tripletta di Benevento è solo la tappa di una crescita costante, seguita passo dopo passo da Prandelli che ha sempre difeso Vlahovic anche nei momenti di difficoltà. La risposta dell’attaccante è arrivata forte e chiara, adesso spetta alla società mettersi al riparo da sgradite sorprese sul suo futuro. La partita per il rinnovo del contratto, in scadenza a giugno 2023, è tutt’ora aperta ma anche se le pretendent­i per forza di cose non mancano (a livello europeo, a parità d’età, solo Haaland ha segnato più di lui) Commisso e il club sanno di avere la riconoscen­za del ragazzo. Anche il presidente si occuperà della questione, inevitabil­mente centrale nei destini futuri della Fiorentina.

Diverso il discorso per il francese Eysseric, mai realmente preso in consideraz­ione dal suo arrivo in viola nell’estate del 2017, e diventato oggi una pedina fondamenta­le del centrocamp­o di Prandelli. Anche in questo caso è stata premiata la convinzion­e del tecnico visto che in passato la società aveva più volte cercato di piazzare Eysseric sul mercato senza esito, e anche le esperienze in prestito come quella al Nantes o al Verona non avevano dato grandi risultati. In attesa che un altro senatore del gruppo come Castrovill­i rientri al meglio la qualità del francese è diventata a sorpresa uno dei marchi di fabbrica della gestione Prandelli, che adesso spera di guidare la Fiorentina alla salvezza grazie a un gruppo che arriva da lontano.

 ??  ?? Col pallone della tripletta
La prima tripletta in serie A e il pallone della partita da portarsi a casa. E Dusan Vlahovic sul treno di ritorno ha postato il suo messaggio. «Grazie alla mia famiglia, tifosi i grandi assenti ancora dopo un anno, alla società al presidente e alla sua famiglia, ma soprattutt­o alla squadra e al mister e a tutto il lavoro che ogni giorno portiamo avanti! La prima tripletta con questi colori, la prima in Serie A, la prima per la Fiorentina. Testa bassa e lavorare, che dobbiamo fare ancora tanto!»
Col pallone della tripletta La prima tripletta in serie A e il pallone della partita da portarsi a casa. E Dusan Vlahovic sul treno di ritorno ha postato il suo messaggio. «Grazie alla mia famiglia, tifosi i grandi assenti ancora dopo un anno, alla società al presidente e alla sua famiglia, ma soprattutt­o alla squadra e al mister e a tutto il lavoro che ogni giorno portiamo avanti! La prima tripletta con questi colori, la prima in Serie A, la prima per la Fiorentina. Testa bassa e lavorare, che dobbiamo fare ancora tanto!»

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