Gommista uccise il ladro, il giudice: legittima difesa
Monte San Savino, sparò nel suo negozio di gomme nel 2018. Ora l’archiviazione
Il gip di Arezzo Fabio Lombardo, ha archiviato le accuse contestate a Fredy Pacini, il gommista 60enne di Monte San Savino (Arezzo) che il 28 novembre 2018 uccise Vitalie Tonjoc Mircea, 29 anni, moldavo, entrato nella sua rivendita con altre persone per commettere un furto. «È ragionevole ritenere che il Pacini si sia convinto di essere in pericolo dopo aver visto i ladri entrare nel capannone precludendogli l’unica via di fuga — scrive il giudice nel suo dispositivo di 8 pagine — . (...) È ragionevole che il Pacini possa essere prefigurato che, di lì a poco, si sarebbe potuto trovare in serio pericolo di vita e che abbia temuto per la propria incolumità».
L’archiviazione per Fredy Pacini, che arriva dopo che due volte era stata negata, era stata chiesta per la terza volta dal procuratore di Arezzo Roberto Rossi che aveva ereditato l’inchiesta dal pm Andrea Claudiani, nel frattempo trasferito per altro incarico. «È la fine di un incubo», ha detto Pacini al suo legale Alessandra Cheli.
L’uomo, che in passato aveva subito trentotto furti nel suo negozio, quella notte si trovava all’interno del capannone quando fu svegliato da alcuni rumori: in quel momento il moldavo aveva rotto una vetrata per entrare nel negozio di gomme. Pacini sparò cinque colpi. Due andarono a segno: Mircea fu colpito a una coscia e a un ginocchio per poi cadere rovinosamente a terra, battendo violentemente la testa. «Ho mirato alla persona ma avendo come unica intenzione quello di impaurirlo per mandarlo via», aveva detto a verbale Pacini. «Non può escludersi al di là di ogni ragionevole dubbio che il proiettile mortale (quello che colpì alla coscia) dal basso verso l’alto sia in realtà quello che rimbalzò sulla pavimentazione dell’officina», ha scritto il giudice che ha analizzato le perizie balistiche e il lavoro investigativo dei carabinieri del Reparto operativo del Comando provinciale di Arezzo.
Il gip ha applicato la nuova legge sulla legittima difesa che esclude la punibilità di chi commette gesti di questo tipo per salvaguardare la propria incolumità in uno «stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo in atto».
«Una bella notizia ogni tanto! Grazie alla nuova legge sulla legittima difesa voluta dalla Lega è stato archiviato il caso di Fredy Pacini che si difese nella sua azienda — bersagliata dai furti — sparando e purtroppo uccidendo un ladro», ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini. «Dopo quasi tre anni finisce l’incubo giudiziario, sono davvero felice per Fredy e i suoi cari, spero di poter tornare presto a trovarli e abbracciarli: giustizia è fatta!», ha concluso il segretario nazionale della Lega che all’epoca dei fatti era ministro dell’Interno. «Si conclude nel migliore dei modi l’odissea giudiziaria di Fredy Pacini. Per noi la difesa è sempre legittima!», commenta anche l’europarlamentare Susanna Ceccardi (Lega). «Un anno fa lo incontrai per mostrargli tutta la mia solidarietà per quanto stava vivendo. La difesa è sempre legittima», scrive su Facebook il presidente di FdI, Giorgia Meloni.
❞ La destra esulta Salvini: «Grazie alla legge voluta dalla Lega. Spero di poter abbracciare presto Fredy Pacini». Meloni: «Tutta la mia solidarietà per quello che ha vissuto»