La protesta contro la raccolta porta a porta I residenti vanno in strada
Via da Tolentino, protesta dei residenti: «Le nostre case sono grandi 60 metri quadri»
Nei parcheggi, al posto delle auto, cumuli di spazzatura. Cartelli alle finestre. Striscioni ai cancelli. E più di cento residenti in strada a protestare: babbi, mamme, nonni e bimbi. Tutti distanziati e con la mascherina per urlare «Si alla differenziata e no all’indifferenza».
Il sit-in di ieri mattina in via Niccolò da Tolentino contro il servizio di raccolta della spazzatura «porta a porta» è stato organizzato dal comitato Cittadini per Firenze,e ha visto la partecipazione di tutti gli abitanti della zona, che hanno deciso di passare all’azione e di occupare la loro via dopo gli inutili appelli a Comune e Alia, le segnalazioni, le lettere e una petizione che in pochi giorni ha raccolto migliaia di firme.
«Ci hanno dato dei bidoni per la raccolta dell’immondizia troppo grandi per stare in un appartamento. La vice sindaca Bettini o i responsabili di Alia vengano a vedere come siamo costretti a vivere, e soprattutto quanto sono grandi le nostre case, che nella maggior parte dei casi non superano i 60 metri quadrati», dicono i residenti che per tutta la durata della mobilitazione hanno occupato i parcheggi di via da Tolentino con montagne di spazzatura accuratamente suddivise in organico, carta e cartone, vetro, plastica e imballaggi, indifferenziata.
Bisogna dire, però, che Alia nelle settimane scorse aveva provato a cercare un accordo con i residenti proponendo, per chi non ha spazio in casa, di installare dei bidoni all’interno delle corti. Ma in via da Tolentino si sono detti subito contrari perché così «perderemmo gli spazi verdi». Altro problema per cui ieri la gente è scesa in strada «è il continuo abbandono di rifiuti speciali e pericolosi nella nostra strada. Chiediamo più controlli da parte della polizia municipale anche attraverso le telecamere trappola. Non è possibile che qui, ogni notte, qualcuno venga a scaricare sacchi di prodotti inquinanti o di scarti tessili. Siamo diventati la discarica di Firenze. Ora basta».
Sono 10 mila gli utenti del Quartiere 2 e del Quartiere 5 coinvolti nel primo step del progetto «Firenze Città Circolare», il nuovo piano dei rifiuti della Città di Firenze, coordinato e progettato da amministrazione comunale e Alia, con l’obiettivo di cambiare il sistema di raccolta differenziata per migliorarne la qualità e la quantità. Ma non tutti sembrano soddisfatti di come stia procedendo il porta a porta che, in alcune zone, ha fatto aumentare l’abbandono di rifiuti. I residenti di via Niccolò da Tolentino e il comitato Cittadini per Firenze ora attendono una mossa da parte dell’amministrazione comunale: «Aspetteremo una decina di giorni — avverte Simone Scavullo, portavoce del comitato — dopodiché andremo a manifestare sotto Palazzo Vecchio».