Una stima dalle Rsa della Toscana: fino a 1.500 operatori non vaccinati
De Scalzi: sono rimasti quelli che si oppongono, come fosse una religione
«Tra gli operatori sanitari delle Rsa, a non essersi vaccinato è il 10-15 per cento. Si tratta di una stima, numeri certi ancora non ne abbiamo, ma la sensazione è che nelle diverse strutture per anziani ci si aggiri attorno a questa quota, con piccole variazioni tra le diverse realtà». A raccontarlo è Maurizio De Scalzi, che da direttore generale della Fondazione Turati, che gestisce strutture per anziani, ma anche da coordinatore di un comitato dei gestori delle Rsa toscana che lo scorso gennaio si era organizzato per chiedere alla Regione un aiuto in termini di personale, ha uno sguardo privilegiato su oltre la metà delle case di riposo toscane.
In tutto, nelle Rsa della nostra regione lavorano circa 10 mila operatori sanitari. La stima di De Scalzi significherebbe quindi che ci sono 1.000-1.500 persone non immunizzate a contatto con i più anziani e i più fragili. Ma qual è il profilo dei non vaccinati?
«Non erano pochi gli operatori che erano spaventati dalla rapidità della sperimentazione dei vaccini Covid, dalle possibili reazioni avverse, che insomma avevano molti dubbi. Ma tra un’opera di convincimento delle dirigenze delle strutture e i corsi di formazione condotti da medici, in pratica possiamo dire che i dubbiosi li abbiamo convinti tutti e che dopo qualche tentennamento iniziale sono stati tutti vaccinati — spiega — Il problema sono invece quelli per cui i vaccini diventano una questione religiosa: con loro non si può neppure discutere, non sono interessati ad alcuna spiegazione. E c’è anche qualcuno che dice che non si vaccinerà neppure ora che è stato introdotto l’obbligo per i sanitari». Il governo, per decreto, ha deciso di imporre la vaccinazione, pena la sospensione dal servizio, per chiunque si occupi di malati e di fragili, tra ospedali, cliniche private, farmacie e anche Rsa.
Entro la prossima settimana la Regione dovrà inviare alle aziende gli elenchi dei non ancora vaccinati, che avranno solo 5 giorni di tempo per provvedere: «È una legge che doveva essere fatta molto prima, ma è un bene che finalmente ci sia — dice De Scalzi — La dimostrazione sono gli anziani delle Rsa: da quando sono stati vaccinati in massa, c’è stato un crollo dei contagi, i focolai sono quasi del tutto spariti. E dico quasi perché purtroppo, in alcuni casi, le varianti del coronavirus riescono a fare ancora qualche contagio nelle strutture, anche se le conseguenze di solito sono per fortuna modeste».
La Toscana è stata tra le regioni più veloci a immunizzare gli anziani delle case di riposo, tanto a fine dicembre la campagna partì persino qualche giorno prima rispetto a quella sui sanitari negli ospedali. Sono circa 16 mila gli ospiti delle Rsa immunizzati con Pfizer. Per questo motivo, pur con grandi attenzioni, non poche strutture hanno potuto riaprire alle visite dei parenti. «Purtroppo però la sensazione è che ci sia una quota non irrilevante di operatori non immunizzati — conclude De Scalzi — Aspettiamo le liste dalla Regione, il Covid non deve rientrare nelle Rsa».
❞ Ostinazione Tra i No Vax c’è chi dice che non farà alcuna iniezione nonostante sia stato introdotto l’obbligo. È un bene che sia stata fatta questa legge, serviva prima